- Quanti petali di Margherita servono per fare un campanile dell’Udeur?
Tanti, secondo i segretari Angelo Allegrini e Marcello Mariani, che oggi insieme a Francesco Ciprini, calcolatrice alla mano, hanno fatto i conti sul voto politico nella Tuscia.
La Margherita di Viterbo è la prima Margherita del Lazio per il risultato ottenuto (10.87%). Nel capoluogo, si è passati dai quattromila voti del 2001 (politiche), ai 4.600 del 2004 (comunali), ai 3.348 del 2005 (provinciali) agli attuali 5.142, che in tradotti in percentuale, fanno il 12.96. Cresce.
Ma si poteva fare meglio, perché il partito schierava un fuoriclasse chiamato Giuseppe Fioroni. E soprattutto perché il centrosinistra governa la Provinci e la Regione. Ma questo sembra essere un dettaglio cui gli elettori viterbesi non hanno dato troppa importanza dentro la cabina elettorale. Si pone un problema politico amministrativo.
“Dobbiamo rilanciare la nostra azione programmatica a Palazzo Gentili dice Mariani un’azione di credibilità, che sia il volano dello sviluppo nel nostro territorio”.
Invece, molto spesso si è perso tempo nel pretendere maggiore visibilità, tra scaramucce tutte interne alla coalizione, chiedendo verifiche nella maggioranza.
“Ma le verifiche sostiene Mariani si chiedono sulla base dei numeri”.
Ed è a questo punto che a Brachetti le orecchie hanno cominciato a fischiare.
“L’Udeur continua il segretario provinciale è all’1,70%, i Verdi ancora meno, all’1,20%, anche il dato di Rifondazione Comunista è stato sovrastimato, mentre tengono i Comunisti Italiani.
Se qualcuno avesse lavorato di più, avremmo ottenuto risultati diversi. Invece, a due settimane dal voto, ho dovuto chiedere l’intervento del presidente Mazzoli, perché due assessori stavano litigando per i tetti fotovoltaici”.
Ce n’è abbastanza per dire basta. “D’ora in poi, la Margherita farà sentire la propria voce, forte del consenso ottenuto”.
Perché di lavoro ce n’è.
“Ci sono le amministrative in 21 comuni, poi dobbiamo pensare al partito democratico prorompe Mariani queste elezioni ci confermano che è la strada da seguire. Il consenso è stato forte. Con il nostro risultato che ci attesta a sei sette punti dai Ds, questa prospettiva si avvicina”.
Si fa il partito insieme, ma non è mancato un colpo di petalo anche per i diessini.
“Un partito come il loro, che esprime il presidente della Provincia, della Camera di Commercio, su certi comuni ritenevo che fosse più organizzato”.
Meglio guardare avanti. Magari alle prossime comunali a Viterbo. “Pensiamo dice il segretario Allegrini che il prossimo candidato a sindaco della coalizione possa essere espressione della Margherita”.