Senza Filtro - “Caro Gabbianelli, giù le mani dai voti di Alleanza nazionale!”
Michele Bonatesta, ex presidente provinciale di Alleanza nazionale, non ha evidentemente gradito il manifesto trionfalistico fatto affiggere sulle plance elettorali dal sindaco di Viterbo a seguito del risultato elettorale di domenica e lunedì scorsi.
“Il lupo perde il pelo ma non il vizio scrive il presidente del movimento “Iinsieme per il territorio con Bonatesta” ed il vizio sarebbe quello di appropriarsi dei meriti altrui per nascondere le proprie responsabilità.
Gabbianelli dovrebbe sapere che il voto espresso in questi giorni dai viterbesi è un voto politico e quindi è un voto dato alla politica dei partiti ed alla credibilità dei loro rappresentanti nazionali e del territorio. Che c’entra lui con Alleanza nazionale dalla cui politica da oltre un anno ha preso le distanze non lesinandoci dichiarazioni pubbliche di disistima e di “distinguo” non rinnovandone nemmeno la tessera? Se i viterbesi oggi hanno premiato il partito di Gianfranco Fini è proprio perché sanno bene che Alleanza nazionale non ha condiviso, spesso, l’operato del sindaco, prendendone ufficialmente le distanze e schierandosi senza alcun timore dalla parte dei diritti violati o negati dei cittadini.
A chi va il ringraziamento del sindaco per il voto? sottolinea Bonatesta - Ai pendolari viterbesi che furono scippati del parcheggio? Agli automobilisti che quotidianamente devono mettere mano al portafoglio per le fotocamere alle Pietrare? Agli abitanti del Carmine che ancora aspettano il marciapiede in via Vico Squarano? A quelli del quartiere Santa Lucia e di Santa Barbara per non avervi più istallato il luna park e per lo stato di abbandono dei quartieri stessi? Ai commercianti di via Marconi (ma a gran parte dei viterbesi in generale) per la chiusura al traffico del… boulevard?
Ai genitori dei bambini e delle bambine della scuola elementare in via Emilio Bianchi dato che il loro sarà l’unico edificio per l’infanzia del Comune di Viterbo non messo a norma in quanto a sicurezza? Agli abitanti del Barco grati al loro sindaco per lo scippo dell’ultimo spazio verde del quartiere? Ai tifosi del Viterbo che ancora attendono la ristrutturazione dello stadio del capoluogo, resa possibile grazie ai soldi fatti avere da An? Agli operatori economici sfrattati dai mercati generali e ancora in attesa di una ricollocazione?
A quanti ancora attendono di sapere come saranno spesi i sei miliardi di vecchie lire fatti avere dal sottoscritto per la realizzazione dell'aeroporto?
E potrei continuare. Lasci stare, dunque, il sindaco Gabbianelli, il voto per Alleanza nazionale dei viterbesi nel capoluogo ed in provincia.
Il merito è, esclusivamente, della Federazione, dei presidenti di circolo, dei parlamentari uscenti (per il lavoro da loro svolto sul territorio nel corso del loro mandato), dei candidati e di quanti si sono sempre riconosciuti nella struttura ufficiale del partito.
Gabbianelli ed i suoi amici ne hanno sempre preso le distanze? Continuino a mantenerle anche ora. Per misurare il gradimento dei cittadini nei confronti del sindaco di Viterbo, arriverà il momento opportuno. Per ora chiedo scusa io, come ex presidente provinciale di An e come presidente del movimento “Insieme per il territorio con Bonatesta” per quel manifesto di ringraziamento fatto affiggere da Gabbianelli che potrebbe suonare, purtroppo, come gratuita provocazione ed offesa a tutta la città, una beffa da aggiungere ai danni”.