Senza Filtro - Gentile direttore,
Ritengo opportuno che al termine di una competizione elettorale unica per il livello di tensione tra contendenti, per partecipazione ed affluenza alle urne dei cittadini e, aggiungerei, per ordinato svolgimento delle operazioni, si facciano a caldo delle prime riflessioni.
E’ stato affermato ed a ragione, che ad eccezione dei leader dei vari partiti, i candidati non hanno fatto praticamente campagna elettorale in quanto sicuri di essere eletti con il nuovo sistema.
Quindi non vi è stata alcuna azione di sensibilizzazione a livello locale, né la consueta propaganda porta a porta, né lo sciupio di santini, pieghevoli, manifesti murali e quant’altro la cui inutilità era da diversi anni di fronte agli occhi di tutti. I candidati ed i partiti hanno risparmiato un mucchio di soldi. Le tipografie ne hanno incassati molto meno.
Nei faccia a faccia la televisione ha registrato audience da record storici. Tutto il disinteresse ed il disprezzo degli italiani per la politica è parso contraddetto dai fatti.
I vincitori apparenti di un match di sostanziale pareggio, molto signorilmente, rendono l’onore delle armi a chi perdendo ha ottenuto complessivamente più voti di chi ha vinto (poco più di 300.000).
Ma allora si è trattato solo di un voto maggiormente partecipato in quanto toccava le tasche degli italiani? Non credo che sia questa la sola chiave di lettura, né tanto meno che i toni accesi possano avere indotto un elettorato, prevalentemente moderato, a recarsi in massa a votare.
Viceversa ritengo che per la prima volta, negli ultimi venti anni, gli italiani abbiano sentito parlare insistentemente di programmi ed abbiano capito un po’ meglio le differenze tra i due schieramenti dopo lunghi periodi di inciuci che hanno confuso le menti ed offuscato i valori.
Di tutto questo dobbiamo veramente un sentito grazie al presidente del Consiglio che esce a testa alta da una competizione che lo ha visto lottare pressoché da solo - come un gladiatore e che comunque lo si giudichi, ha ottenuto l’enorme risultato di riavvicinare gli italiani alla politica. E non è poco…..
Vive cordialità
Bruno Barra