- Benvenuti nell’era dell’ottimismo. Mario Soggiu, commissario di Alleanza nazionale, inaugura una nuova stagione dentro il partito.
Basta liti, basta risse, basta veti incrociati. La parola d’ordine è serenità. Un progetto ambizioso, visto il recente passato di An.
“Dobbiamo cercare di ritrovare dice Soggiu un clima di concordia, che finora è mancato. La federazione è aperta a tutti, tuttavia, se qualcuno cercherà la strada della polemica, io non lo seguirò”. Non la via della polemica, ma in qualche modo dovrà provare a percorrere la strada del recupero, cercando di riportare all’ovile di Via Cardarelli, le pecorelle smarrite.
“La mia missione continua il commissario è quella di recuperare quelli che hanno preso le distanze, io mi sento amico di tutti. Perché tutti sono importanti”.
Ora bisognerà farlo capire a chi ha preso strade diverse. I vari Scaramuccia, Bianchini, Moretti, risponderanno all’appello?
“La federazione sarà aperta a tutti sostiene Soggiu sarà una gestione che andrà alla ricerca del confronto, della concordia e del sorriso”. Anche se, con il clima dell’ultimo periodo, di ridere in pochi hanno voglia.
“Io voglio garantire una continuità politica osserva Soggiu con tutto quanto è stato fatto di buono da chi mi ha preceduto. Ho letto quello che ha dichiarato Marcello Meroi ed in molti passaggi condivido quanto ha detto”.
Soggiu commissario di Alleanza nazionale, fino a quando?
“Non mi sento di doverci restare sine die anticipa ma solo il tempo strettamente necessario a ricompattare le diverse anime del partito, per portare Alleanza nazionale al congresso”. Prima di arrivare a questo, ci sono altre scadenze, alcune prossime, come le elezioni amministrative, che nella nostra provincia interessano ventuno comuni.
“Ho già preso contatto spiega Soggiu con gli amici della Casa delle Libertà per tornare a dialogare. Bisogna ristabilire anche nel rapporto con gli alleati, la giusta serenità che ci permetta di fare le scelte giuste per il territorio”.
Intanto c’è il dato delle politiche a Viterbo.
“Il mio giudizio per il risultato conseguito conclude il commissario è più che positivo. Certamente si poteva fare molto di più, se non ci fosse stata in atto una guerra e se avessimo lavorato tutti insieme”.