Senza Filtro - Egregio direttore,
Un intellettuale di quella destra liberale che sosteneva che la politica non poteva certamente sottacere l’enorme ruolo della cultura e della forza intellettuale di una certa classe politica cui viene assegnato il difficile compito di governare così scriveva:
”Abbiamo bisogno di un partito che sappia dire e fare qualcosa di vero e reale per cui valga la pena di vivere e lottare”.
Questo avveniva solo trenta anni fa.
Oggi a leggere il suo “giornale” infarcito di quotidiani scambi di veleno, in particolare di quella compagine che presume localmente di rappresentare la destra liberale, destra in cui ho militato per 12 anni, assale lo sconforto e queste parole suonano di anacronistico e addirittura di ridicolo.
I nomi sono sempre quelli, la fazioni in lotta le stesse, i personalismi esasperati, accentuati dal raggiungimento di posizioni di potere non so quanto guadagnate sul campo.
Uno squallido scenario che piacerebbe tanto finisse per lasciare lo spazio alla politica di quelle idee e di quei valori che ormai si stanno sgretolando, lasciando il campo ad una forte sensazione di incertezza che ormai è presente, credo, in tutti noi.
Grazie direttore per quanto continua a fare per mantenere vivo il dibattito politico al di sopra delle parti (so che non è facile per nessuno a prescindere….) e colgo l’occasione per complimentarmi ed augurare una buona Pasqua.
Vive cordialità.
Bruno Barra