Senza Filtro - “6 anni di screening del cervicocarcinoma nella Asl di Viterbo”. E’ questo il titolo del convegno, che sta suscitando l’attenzione di molti operatori sanitari e utenti dell’azienda sanitaria viterbese, che si terrà martedì quattro aprile presso la Domus La Quercia, a partire dalle 9.
Obiettivo del programma di screening del cervicocarcinoma è la riduzione della mortalità nella popolazione bersaglio (donne di età compresa tra 25 e 64 anni), ma soprattutto individuare le lesioni pretumorali curarle e quindi interrompere l’evoluzione della malattia, cioè evitare il tumore del collo dell’utero.
Questi importanti risultati si possono raggiungere solo con una corretta organizzazione, idonei controlli di qualità e il coinvolgimento attivo di tutti gli operatori sanitari, degli Enti locali e del volontariato.
Nel convegno infatti, oltre a presentare i dati di 6 anni di attività, i risultati ottenuti in termini di benefici di salute per le donne e la metodologia di lavoro, sarà dato ampio spazio a tavole rotonde e discussioni tra tutti “gli attori” responsabili della salute nel territorio sull’importanza sociale del programma di screening e la necessità di fare crescere sempre più la rete affinché si diffonda sul territorio la cultura della prevenzione.
Nel corso dell’incontro, il direttore generale Giuseppe Aloisio presenterà il volume dal titolo “Secondo rapporto sul programma di screening del cervicocarcinoma”, che verrà distribuito a tutti i partecipanti e illustrato dalla dottoressa Silvia Brezzi e dal dottor Patrizio Raggi, che ne hanno curato la stesura. Spetterà, poi, al direttore sanitario della Asl viterbese, Alessandro Compagnoni, il compito di concludere il Convegno.