Senza Filtro - Che le tre società comunali che gestiscono i servizi pubblici locali non godano di buona salute è ormai notorio. Peraltro sembrerebbe che non soltanto Cev, ma anche Robur e Francigena volgano i propri bilanci verso il rosso, mentre i cittadini non paiono cogliere miglioramenti significativi.
D'altronde se la situazione fosse stata rosea, probabilmente, non ci sarebbe stato bisogno di tre “saggi” chiamati a verificare lo stato dell'arte, né di una “sottocommissione consiliare”, che vuole rapidamente acquisire bilanci, sapere di assunzioni, consulenze, ecc. A proposito, ma dove è stato il consiglio comunale fino ad oggi? Di che cosa si è occupato?
Comunque lo stesso assessore al bilancio Marco Maria Bracaglia, notoriamente di poche parole, non ha potuto fare a meno di affermare che il sistema delle società va “ottimizzato”. Che cosa significherebbe tutto ciò?
Le indiscrezioni di Palazzo dei Priori parlano di una soluzione drastica: le attività del servizio idrico integrato gestite da Robur transiterebbero nella Talete, la società che gestisce il servizio in tutto l'ambito territoriale ottimale provinciale; tutte le restati attività verrebbero ricondotte invece in capo ad una unica società, che assorbirebbe Cev, Francigena e le attività minori di Robur.
Una soluzione persino più netta di quella disegnata dalle opposizioni, che prevedevano la presenza di due imprese (la Francigena per il trasporto pubblico locale, i parcheggi e la mobilità, il Cev per tutto il resto).