Senza Filtro - Apprendo con stupore dagli organi di informazione dei progetti che la Provincia intende realizzare all’interno del distretto culturale: paese albergo, convegnistica residenziale, casa dei sapori, salone agroalimentare, scuola superiore di arti e mestieri, distretto equestre, scuola sull’acqua, fabbrica dell’arte, recupero della spiaggia delle Saline, enoteca provinciale, rete integrata dei musei e delle aree archeologiche dell’Alta Tuscia…
Mi chiedo come l’assessore Cappelli riuscirà a realizzare tutti questi numerosi progetti con i soli 40mila euro stanziati dalla Provincia per l’assessorato alla Cultura all’interno del bilancio recentemente approvato. Evidentemente le risorse a disposizione sono limitate, ma in questo caso sarebbe opportuno non parlare neanche di progetti da realizzare: eppure la minoranza aveva avvertito che non era il caso di sprecare i soldi dei contribuenti per farcire le segreterie della Provincia con gli amici del cuore, o per rinnovare gli arredamenti!
Povero assessore Cappelli: dovrà fare la moltiplicazione dei pani e dei pesci per attuare tutti i progetti previsti con i micragnosi mezzi messi a disposizione!
Il professor Imperatori, che ha parlato di “patrimonio da riempire di contenuti”, è stato avvertito dall’assessore Cappelli che i fondi per l’intervento pubblico sono pressoché ridicoli? Ricordiamo che per la sola realizzazione del progetto del distretto culturale che nel complesso costò circa 100mila euro - la precedente Amministrazione negli anni scorsi stanziò 20mila euro, cioè la quota parte di competenza della Provincia. Oggi i conti non tornano più.
A chi parla di “parole al vento” e di “interventi a pioggia” vorrei poi fare presente che l’unico progetto che ha in mano la Provincia oggi è il Sat dell’Alta Tuscia, interamente finanziato dalla precedente Amministrazione di centrodestra.
Giulio Marini