Senza Filtro - “È stata una continua dimostrazione di solidarietà, testimoniata da tanta gente venuta, a volte, appositamente per manifestare il suo sostegno a “Semi di Pace” ed in difesa della Cittadella dei giovani”. Queste le parole con cui Luca Bondi, presidente dell’associazione umanitaria tarquiniese “Semi di Pace”, ha commentato il suo primo giorno di sciopero della fame, incatenato davanti al palazzo comunale di Tarquinia.
Una protesta iniziata nel pomeriggio di venerdì, attorno alle 15 e 30, quando Bondi ed alcuni volontari si sono incatenati davanti al portone del Comune avanzando una duplice richiesta all’amministrazione comunale della cittadina tirrenica: la revoca dell’ordinanza di demolizione emessa nei confronti delle strutture presenti sull’area della Cittadella e la rinuncia, da parte del Comune, alla richiesta inoltrata al demanio per il rinnovo della concessione dell’area stessa.
“La risposta della gente- continua Bondi- dimostra come la Cittadella sia ormai entrata a far parte della cultura, del tessuto sociale della cittadina: tutto ciò rafforza l’azione che stiamo portando avanti, lottando per qualcosa che è patrimonio di tutti”.
Continuo il flusso di gente giunta in piazza Matteotti per chiedere informazioni e per firmare in favore della causa sostenuta dai volontari di “Semi di Pace”, così come tante sono state le manifestazioni di solidarietà giunte, telefonicamente, ai volontari.
Verso le 18 ha fatto visita a Luca Bondi anche Mauro Mazzola, assessore si Servizi Sociali della Provincia di Viterbo, accompagnato dal presidente dell’Università Agraria, Alessandro Antonelli. Poco dopo ad aggiungersi ai manifestanti è arrivato l’ex sindaco Maurizio Sandro Conversini (fu la sua amministrazione a offrire la prima collaborazione a “Semi di Pace” nel mettere in piedi il progetto della Cittadella) ed una breve visita l’ha fatta anche l’attuale consigliere dell’Agraria e noto imprenditore tarquiniese Enrico Benedetti, che ha ricordato come un passaggio importante, nella crescita della Cittadella, sia avvenuto a casa sua.
“Un dirigente dell’Ansaldo mi chiese se avevo idea di come poter riutilizzare delle strutture che loro stavano dismettendo- ha spiegato Benedetti ed ebbi l’idea di proporre a “Semi di Pace” la possibilità di utilizzarli. Poi, con la collaborazione del Comune, si riuscì a mettere in piedi quello che ora si può vedere alla Cittadella”.
Verso le 20 l’unica visita da parte dell’amministrazione comunale, quella dell’assessore si Servizi Sociali, Marco Pacchelli, intrattenutosi per circa un’ora coi volontari ai quali ha dato appuntamento, per un aggiornamento, alla mattinata di sabato.
Associazione umanitaria “Semi di Pace”