Senza Filtro - “La cultura costituisce uno dei punti forti del programma dell’Unione e dei Ds. Per noi, questa è un’area di intervento vitale per la crescita e lo sviluppo della regione e dei nostri territori. Con il centrodestra al governo, abbiamo toccato l’anno zero delle politiche culturali, in una escalation di tagli che ha colpito lo spettacolo, la conservazione dei beni culturali, l’intera rete degli istituti culturali. Occorre invertire la rotta, mettendo a punto e rilanciando politiche pubbliche di sostegno e di investimento in questo settore, come ha iniziato a fare la Regione Lazio”. Lo ha affermato il capogruppo dei Ds alla Pisana, Giuseppe Parroncini, intervenendo agli affollati incontri pubblici che, proprio sul tema della cultura, si sono tenuti giovedì a Tarquinia e a Montalto di Castro, su iniziativa dei Democratici di Sinistra, alla presenza dell’assessore alla Cultura della Regione, Giulia Rodano.
“La Tuscia dispone di un patrimonio culturale di primissimo piano -ha evidenziato Parroncini-, grazie al quale è in grado di competere con i sistemi territoriali e culturali limitrofi. Per vincere la sfida, occorre, tuttavia, proseguire sulla strada della specializzazione e della qualità, integrando e mettendo in rete le risorse. Per questo, per esempio, il Distretto culturale è un caposaldo strategico nell’agenda della Regione Lazio, in quanto strumento di marketing territoriale indispensabile per costruire una competizione per aree omogenee, incardinata sulle identità e sulle specificità di un territorio”.
“La nostra provincia deve aprirsi e saper sfruttare le nuove rotte che si stanno delineando nel campo turistico e della fruizione culturale. Si parla sempre più spesso, ad esempio, dei “mille turismi”, dal turismo religioso a quello enogastronomico, al turismo termale. Un terreno sul quale -ha detto- abbiamo tutte le carte in regole, disponendo dell’intero ventaglio delle vocazioni e delle ricchezze”.
“Ingredienti indispensabili per governare questi processi e non subirli, sono ha proseguito il capogruppo Ds- la difesa e la salvaguardia ambientale, uno sviluppo territoriale ordinato ed armonico. Condizioni essenziali per non perdere posizioni, visto il valore attrattivo che i beni ambientali e paesistici hanno in chiave turistica e culturale”.
“La Regione Lazio -ha confermato e rilanciato l’assessore Rodano- intende investire sugli attrattori culturali, in un disegno integrato, basato sulla necessità di costruire sinergie organiche fra eventi e risorse territoriali, valorizzando il ruolo degli attori del settore e dell’insieme degli operatori culturali”.
“La Tuscia rappresenta senza dubbio uno dei poli culturali ed artistici più importanti della Regione, annoverando, fra l’altro, uno dei quattro siti Unesco presenti nel Lazio, Tarquinia. La Regione ha già dato il via ad un processo virtuoso, che necessita di un ulteriore catalizzatore, di un nuovo approccio culturale del governo nazionale, che -ha concluso Parroncini- solo il centrosinistra saprà garantire”.