Senza Filtro - Una Pasqua in chiaroscuro. Bene per i ristoranti. Maluccio per gli alberghi e le altre strutture di pernottamento. Molto bene per i musei (Tarquinia e necropoli) e le terme. Invece le previsioni per gli altri due ponti imminenti (del 25 aprile e dell’1 maggio) sono pressoché stazionarie.
Questa la sintesi dell’indagine svolta da Assoturismo/Confesercenti Viterbo, rispetto ai flussi turistici dei ponti di aprile/maggio 2006, rispetto al 2005. Indagine che ha coinvolto venti tra albergatori, campeggiatori, operatori termali e museali del Viterbese.
E che ha abbracciato le diverse aree omogenee dal lato turistico in cui si può suddividere la provincia: lago di Bolsena, mare, monti Cimini e lago di Vico, terme di Viterbo, luoghi museali di Tarquinia. Ecco nello specifico. Il mare ha visto una “flessione di presenze a Pasqua (rispetto al 2005, ndr) ha spiegato il presidente provinciale di Assoturismo Giancarlo Giulivi -, mentre le previsioni per i prossimi ponti sono di stabilità”. Nel lago di Bolsena (Bolsena e Montefiascone) “le cose non sono andate diversamente”, ha detto Vincenzo Peparello, presidente della Confesercenti Viterbo.
L’altro lago, dal canto suo, ha posto in luce un aspetto negativo (e atavico) dell’offerta turistica viterbese: strutture insufficienti a rispondere alla domanda dei turisti, che altrimenti sarebbero stati di più. È una nota dolente su cui riflettere. “Bene invece la Pasqua per il museo di Tarquinia e le terme di Viterbo”, hanno affermato il responsabile Cultura della presidenza di Confesercenti Viterbo Sergio Cesarini, e quello di AssoHotel provinciale Aurelio Borghesi.
Insomma, luci e ombre sul turismo viterbese alla prima vera prova dell’anno. Perché? Risponde Peparello. Innanzitutto una nota di metodo: “Queste previsioni si fanno ma hanno un significato diverso rispetto agli altri anni. Oggi i turisti si muovono molto di più di prima nei fine settimana; inoltre, con la crescita esponenziale dei last minute, le prenotazioni (soprattutto a medio e lungo termine) scemano; quindi le previsioni vanno prese con beneficio d’inventario, rispetto al consuntivo che si può tracciare solo a fine anno solare”. Infine, un suggerimento: “Si deve organizzare il territorio enfatizza Peparello in quanto i turisti si muovono per motivazioni e più di prima, ma con una minore permanenza media. Il che comporta una rivisitazione e riqualificazione dell’offerta turistica locale”.
In conclusione l’invito del presidente della Confesercenti è verso gli enti locali e le imprese: “Che questi flussi di turisti, soprattutto i nuovi, sia uno stimolo per garantire una organizzazione dei servizi (pubblici e privati) all’altezza della situazione. Una cartina di tornasole, quindi, per i turisti che se soddisfatti ritorneranno. Con un effetto traino verso altri potenziali turisti”. Infatti, la miglior pubblicità (e a costo zero) è il passaparola.