- Il Tribunale amministrativo del Lazio, presieduto da Luigi Tosti, ha deciso la sospensione temporanea della delibera con la quale la giunta Marrazzo, il 10 febbraio, aveva deciso il blocco dei lavori delle opere a mare per trasformare la centrale di Torre Valdaliga Nord a carbone. In questo modo, in pratica, riprendono i lavori. E l’Enel segna un primo punto a suo favore.
L’Enel aveva fatto ricorso e ieri è arrivata la decisione del Tar. I giudici hanno fissato al prossimo 25 maggio l'udienza nella quale entreranno nel merito della questione.
Il presidente Pompili prende atto
“Prendiamo atto della decisione del Tar del Lazio sulla vicenda della centrale Enel di Torre Valdaliga Nord, e attendiamo di poter leggere le motivazioni dell’ordinanza e di conoscere il giudizio di merito previsto per il 25 maggio”. Lo afferma Massimo Pompili, vice presidente della Regione Lazio.
“In ogni caso continua - prendiamo atto che l’ordinanza del tribunale riconduce il tema alle origini, perché limita l’effetto sospensivo alle sole quantità di escavo e reimmissione definite in sede di Via nazionale, confermando quindi la correttezza del provvedimento regionale che inibisce comunque la maggiore quantità di escavo richiesta dall’Enel”.
“L’intento del nostro provvedimento riguardava esclusivamente il rispetto delle regole. Una questione su cui la Giunta regionale non poteva soprassedere. Questa ordinanza prosegue Pompili non modifica quindi in alcun modo quello che era e continua a essere il nostro obiettivo: un confronto trasparente tra le parti, nel rispetto del diritto alla salute e al lavoro. Concertazione e tutela dei diritti conclude - sono certo rappresenteranno un punto chiave delle strategie di politica energetica del nuovo governo di centrosinistra, con il quale ci confronteremo”.
Parroncini (Ds): Tar, l'Enel torni a confrontarsi con la Regione
'La sospensiva concess dal Tar all'Enel ci preoccupa, ma aspettiamo fiduciosi il giudizio di merito del tribunale amministrativo'. Lo ha dichiarato in un comunicato stampa il capogruppo dei Ds in consiglio regionale, Giuseppe Parroncini.
'Siamo preoccupati - continua Parroncini - non solo perché si
prosegue su una strada, quella della conversione a carbone, che riteniamo sbagliata e non compatibile con la vocazione turistica e agricola di questi territori, ma anche perché l'Enel prosegue in una linea di contrapposizione e scontro con gli enti locali, facendo leva su una decisione sbagliata della giunta Storace e del governo Berlusconi. Le scelte dell'Enel non possono passare sopra la volontà dei cittadini, dei Comuni, delle Province e della Regione. Con le carte bollate, con i ricorsi in tribunale non si risolve una questione che resta di natura politica. Per questo non possiamo che invitare l'Enel a riaprire il confronto, come più volte ha chiesto la giunta
Marrazzo'.
L'Udc plaude alla decisione del Tar
"Un passo in avanti per la riconversione a carbone della centrale Enel in attesa dell'udienza di merito." Così il segretario regionale dell'Udc Luciano Ciocchetti commenta la decisione del Tar di sospendere la delibera della regione che aveva bloccato i lavori della centrale di Torrevaldaliga."
Il blocco dei lavori per la riconversione a carbone dell'impianto voluto da Marrazzo e dalla sua giunta sta avendo notevoli ripercussioni sul piano occupazionale oltre ad essere un freno all'innovazione e allo sviluppo per cercare soluzioni in grado di dare risposte all'emergenza energetica. Speriamo che quello che Marrazzo ci ha tolto il diritto ce lo restituisca. Per il bene della regione e di tutto il paese".
Legambiente: "La mobilitazione continua"
La sospensiva della delibera della Regione Lazio che blocca i lavori a mare della centrale Enel non è certo un segnale positivo. Ora attendiamo di conoscere le motivazioni che hanno portato il Tar a prendere questa decisione, peraltro molto rapida vista la mole di documentazione consegnata proprio questa mattina dalle parti.
Quella legale non è comunque l’unica strada che con i comitati, i sindaci, gli agricoltori, i medici stiamo perseguendo per contrastare questa sciagurata riconversione a carbone da tempo sosteniamo che debba essere la politica a riprendere la parola su questa vicenda e ora quindi speriamo che la Regione Lazio, come promesso, vorrà finalmente convocare il tavolo di concertazione
Lorenzo Parlati
Presidente di Legambiente Lazio
No coke: 13 maggio una giornata di mobilitazione
Intanto noi continuiamo la nostra mobilitazione perché quella di oggi pomeriggio era solo una tappa, anche se importante. Si contestava l’impatto ambientale delle opere a mare, non il combustibile che alimenterà la centrale.
Perciò noi contestiamo tutto il progetto di riconversione a carbone della centrale e su questo andiamo avanti nel nostro percorso e abbiamo già organizzato per il 13 maggio una giornata di mobilitazione che riunirà tutti i comitati del Lazio.
Alessando Amanuedda del comitato No coke