- Sabato 29 aprile, alle ore 17.00 presso la Biblioteca Comunale di Acquapendente, si terrà la presentazione de “Gli Statuti di Acquapendente (XIV-XIX)” e “I Catasti Medievali di Acquapendente”, il 5° e 6° volume della collana “Quaderni dell’Archivio Storico”. Interverranno la prof.ssa Maria Grazia Nico Ottavini dell’Università degli Studi di Perugia, il prof. Alfio Cortonesi dell’Università della Tuscia di Viterbo, gli autori Laura Andreani, Lorena Andreani, Elisabetta Manini, Simona Stentella e Giulia Vuolo.
La collana “Quaderni dell’Archivio Storico” è nata con l’obiettivo di valorizzare l’Archivio storico comunale e renderlo accessibile a tutte le persone che sono interessate a conoscere frammenti della storia di Acquapendente.
Il quinto volume, “Gli Statuti di Acquapendente (XIV-XIX)” di Laura e Lorena Andreani, è dedicato agli antichi Statuti del Comune di Acquapendente, come si evince dal titolo, e vuole essere un primo approccio per scoprire differenze e similitudini tra le varie edizioni di Statuti conservate in gran parte presso l’Archivio Storico Comunale, ma anche reperite negli Archivi di Stato di Viterbo e Roma. Attraverso questo studio è possibile conoscere meglio quella che è stata la storia di una cittadina come Acquapendente, i rapporti intercorsi nei secoli tra governo centrale romano ed i centri di potere periferici. Leggendo questo volume è possibile comprendere gli aspetti della vita quotidiana del Comune, da quelli istituzionali a quelli sociali, da quelli inerenti la giurisdizione civile penale e fiscale del territorio a quelli propriamente sociali e culturali della tradizione locale.
Il sesto volume della collana, “I Catasti Medievali di Acquapendente”, è un libro che racchiude gli studi condotti sui catasti quattrocenteschi di Acquapendente ed è stato realizzato con i contributi delle tesi di laurea di Elisabetta Manini, Simona Stentella e Giulia Vuolo, discusse presso la Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali dell’Università della Tuscia con il prof. Giuseppe Lombardi e con il prof. Alfio Cortonesi, curatrice del volume è Laura Andreani. Questo libro è di rilevante importanza per la conoscenza della storia economica e sociale di Acquapendente nella prima metà del Quattrocento. I catasti, infatti, costituiscono una testimonianza preziosa delle radici culturali della comunità locale, da cui discendono l’assetto della proprietà, la fisionomia del paesaggio e la struttura urbanistica. L’idea di realizzare una serie di tesi, uno studio sui catasti aquesiani risale agli anni ’90 nella persona del compianto Pino Lombardi, ed è encomiabile vedere che questo progetto, prematuramente interrotto, abbia avuto un seguito.
L’iniziativa è promossa dal Comune di Acquapendente, dall’Archivio Storico Comunale, dall’Amministrazione Provinciale di Viterbo e dall’Archivio di Stato di Viterbo. Le pubblicazioni sono state realizzate grazie al contributo della Provincia di Viterbo Uffici Archivi Storici.
Sabato 29 aprile, inoltre, per l’occasione sarà presentata anche la mostra degli Statuti e dei Catasti manoscritti.
Infine, ricordiamo qui di seguito i titoli e gli argomenti oggetto dei primi quattro volumi già pubblicati nella collana “Quaderni dell’Archivio Storico”. Il quaderno n. 1 “Rapporti tra organi periferici e centrali nella Repubblica Romana dall’Archivio di un Comune dell’alta Tuscia: Acquapendente”, di Mario Battaglini, è una monografia sulla Municipalità aquesiana e sui rapporti tra essa e il potere centrale all’epoca della Repubblica Romana (1798/99).
Il quaderno n. 2 “Acquapendente nella Repubblica Romana (1798/99), di Roberta Cioli, è un’opera che indaga a fondo sull’organizzazione sociale, sulla gestione amministrativa e finanziaria dello Stato Pontificio e che raccoglie i primi momenti della nascente Municipalità repubblicana.
Il quaderno n. 3 “Il restauro della memoria. Documenti, metodologie e interventi per il recupero dell’Archivio Storico Comunale di Acquapendente”, a cura di Marcello Rossi, mette in risalto la preziosità di un patrimonio qual è l’Archivio Storico, ripercorrendo le tappe del restauro, le modalità con cui è stato effettuato e soffermandosi soprattutto sulla descrizione del “fondo diplomatico”, l’insieme delle pergamene conservate nell’Archivio.
Il quaderno n. 4 “Guglielmo Meluzzi architetto di Acquapendente postunitaria”, di Renzo Chiovelli e Marina A. Laura Mengali, prende in esame il periodo storico successivo all’unità d’Italia, importante per Acquapendente che ha goduto, grazie all’opera dell’architetto Meluzzi, di un vero e proprio risveglio architettonico, ed analizza i progetti e la costruzione del Palazzo Comunale simbolo del recupero e della valorizzazione dell’impianto urbanistico della città.
È di prossima pubblicazione, poi, il quaderno n. 7 in cui sarà illustrato il ruolo storico svolto da Acquapendente, nel corso dei secoli, come centro di confine e importante tappa sul principale percorso che conduceva a Roma dal resto d’Europa.