Lettere - Stadio Rocchi - Scrive Francesco Mecucci "Dissento dall'assessore Fracassini" 22 aprile 2006, ore 2,50
Senza Filtro - Gentile redazione,
ho seguito anche in questi giorni l'acceso dibattito relativo alla ristrutturazione dello stadio "Enrico Rocchi". Avendo già inviato in passato diverse lettere - tutte regolarmente pubblicate da varie testate locali - per ricevere informazioni sulla questione, vorrei adesso rispondere all'ultimo intervento dell'assessore comunale Fracassini. Ebbene, dissento su tutta la linea con quanto l'assessore ha affermato sulle pagine di Tusciaweb.
Primo: "Gli sportivi dovrebbero pensare allo sport". Uno stadio, che fino a prova contraria è un luogo di sport, se non sta a cuore agli sportivi non vedo a chi altri potrebbe interessare. Quando un'amministrazione annuncia che verrà rifatto un impianto, è ovvio che i primi a infervorarsi siano proprio gli sportivi. Soprattutto se quanto promesso è atteso da anni. Inoltre, gli sportivi sono anch'essi cittadini e hanno pieno diritto di ricevere spiegazioni circa un'opera finanziata con denaro pubblico. Non meritano, quindi, simili mancanze di rispetto.
Secondo: "Se la squadra dovesse andare in serie C1 lo stadio così com'è, in ogni caso va bene". Noto con rammarico che non c'è verso di cambiare mentalità, non si è capaci di guardare oltre il proprio naso: avere uno stadio più capiente e moderno è un arricchimento strutturale e morale per la città.
Non importa la categoria in cui milita la squadra di calcio: ci sono città che hanno costruito impianti da oltre diecimila posti, pur avendo a che fare con categorie dilettantistiche. Rinnovare lo stadio "Rocchi" non è una questione legata alle sorti della Viterbese: anzi, realizzare uno stadio degno di tale nome potrebbe addirittura invogliare qualcuno a investire sulla squadra che vi gioca.
Terzo: "Viterbo avrà il suo tempio del calcio, ma a tempo debito". Dalle parole dell'assessore, traspare che ci sarà da aspettare ancora a lungo. Quanto di preciso, non viene specificato.
La commissione per la scelta della ditta vincitrice dell'appalto avrà pure i suoi tempi sacri, ma credo sia dovere di un amministratore saper effettuare le dovute sollecitazioni, anziché adagiarsi sui blandi e obsoleti ritmi della burocrazia. Torniamo quindi a domandarci: ma vogliono davvero farlo questo stadio, oppure è tutta una presa in giro?
Ringrazio comunque l'assessore per aver risposto alle sollecitazioni degli sportivi viterbesi e per aver promesso che tifosi e lettori di Tusciaweb saranno i primi a conoscere gli sviluppi futuri della faccenda.
Rimango, però, molto scettico su tale argomento, almeno finché non si vedrà qualcosa di concreto e soddisfacente. A quel punto, riconoscerò... sportivamente di essermi sbagliato.