Senza Filtro - La battaglia legale sulla centrale elettrica di Civitavecchia (Roma) continua. Infatti il Tar del Lazio accoglie la richiesta dell'Enel, ma non nega le ragioni delle associazioni ambientaliste, tra cui il Wwf, e della Regione Lazio.
Infatti, se da un lato si consente il riavvio dei lavori, da un altro si stabilisce che questi debbano avvenire nei limiti della valutazione d'impatto ambientale emessa dal ministero dell'ambiente.
In concreto l'escavo a mare, oggetto del ricorso, non potrà essere svolto nei termini in cui si stava operando, cioè circa 3 milioni di metri cubi, ma nei termini della Via (Valutazione di Impatto Ambientale) ovvero nel limite massimo di 1.227.000 metri cubi. In concreto se il dragaggio dovesse, come preannunciato, andare oltre tale volume, occorrerà una nuova Via per la parte marina così come correttamente sostenuto da parte della Regione Lazio.
L'ordinanza del Tar, purtroppo, evidenzia come il processo autorizzativo condotto dalla giunta Storace e dal ministero dell'ambiente sia basato su dati e fatto non esattamente corrispondenti alla realtà: il dimensionamento dello scavo a mare è uno di questi aspetti.
Esiste poi, continua il Wwf, la carenza della valutazione di incidenza rispetto alle aree di interesse comunitario (Sic) prossime all'impianto che vengono inevitabilmente impattate dai cantieri.
C'è poi il problema della quantificazione delle emissioni di Co2 che fa saltare completamente le previsioni del piano nazionale di allocazione dei gas serra. Per questo il Wwf chiede che, al di là della situazione dell'impianto di Civitavecchia, su cui la battaglia legale continua cercando tutti i margini possibili in una situazione contrattuale fortemente pregiudicata, c'è un problema “carbone” che va con urgenza affrontato senza ulteriori attese: sarà questo uno dei banchi di proba del nuovo Governo.
“Gli obiettivi di Kyoto sono incompatibili con la scelta del carbone -conclude la nota del Wwf - sappiamo da che parte sta l'Enel, ma ci piacerebbe quanto prima sapere da che parte starà il nuovo governo. La speranza è che il governo nazionale assuma la stessa posizione della giunta Marrazzo.”
Wwf