Senza Filtro - Caro Storace, grazie per non esserti prestato alla squallida manifestazione che qualcuno avrebbe voluto contrabbandare come l’incoronazione ufficiale alla guida di Alleanza nazionale dell’abusivo Mario Soggiu, ma, se da vecchio amico mi è permesso di darti un consiglio, almeno per un altro po’ di tempo evita di venire a Viterbo, chiunque ti chiami.
La profonda ferita da te inferta al territorio con le scelte fatte per le candidature di Camera e Senato, infatti, ha bisogno di tempo per essere risanata e lo sarà solo alla fine di un “chiarimento” che non potrà che essere definitivo, sicuramente con morti e feriti, sicuramente senza prigionieri, grazie a Roma, ma dal quale ora bisogna che Roma resti fuori per evitare che qualcuno, qui a Viterbo, possa interpretare ulteriori interventi di padrinato come gratuite e non dovute provocazioni alle quali dover rispondere con altrettante gratuite e non dovute… provocazioni.
Mi rendo conto che, in questo momento, tu puoi avere problemi ben più importanti ed infondati da risolvere, a Roma. Perché, allora, farti carico anche di quelli di Viterbo?
Alleanza nazionale, con l’ultimo congresso, nel Viterbese aveva fatto una scelta: stop ai romani a Monterosi, stop ai toscani ad Acquapendente. Bene: io sono sempre di quell’idea e per questa idea sono disposto a battermi sino alla fine anche da solo (ma non credo).
Parlare dell’importanza dell’onore per un uomo di destra, da parte tua, penso sia stato importante. Io ti ho più volte ribattuto che, oltre al proprio onore, occorre avere rispetto per la dignità degli altri.
Te lo ricordo ancora una volta.
Fai in modo che a Roma il tuo onore sia rispettato ma lascia che alla nostra dignità ci pensiamo, da soli, noi viterbesi. Non andiamo a cercare ulteriori, inutili complicazioni.
Ne avrà da guadagnare Alleanza nazionale, ne avrà da guadagnare Viterbo e la sua provincia, ne avremo da guadagnare tutti.
Lo ripeto: da Acquapendente a Monterosi molti, la maggioranza di noi, è disposta a continuare a dare. Non siamo più disposti a sopportare che qualcuno venga a prendere. Anche a Viterbo abbiamo onore e dignità. Ti ringrazio.
Michele Bonatesta