- Alla presenza del brillante storico d’arte Philippe Daverio, si è tenuta, ieri a Viterbo, nella sala delle assemblee del palazzo Brugiotti, in via Cavour, la presentazione di due eleganti volumi sulla storia del palazzo stesso e sul Museo della Ceramica viterbese.
I titoli dei volumi: “Palazzo Brugiotti in Viterbo” e “Il Museo della Ceramica della Tuscia”.
Ha fatto gli onori di casa il presidente della Fondazione Carivit, Aldo Pertugi, il quale ha ringraziato della presenza Daverio e ha elogiato, per l’importante lavoro svolto, i vari autori dei testi che hanno formato gli interessanti studi, raccolti e magistralmente esposti graficamente sui due importanti volumi.
Dopo il saluto del sindaco di Viterbo, Giancarlo Gabbianelli, la parola è passata al presidente del Consorzio biblioteche di Viterbo, Romualdo Luzi, curatore dell’opera, noto nel mondo della ceramica locale, quale attento ed oculato studioso, innamorato della propria terra.
E’ stata poi la volta dello storico Philippe Daverio, noto per le riflessioni critiche sull’arte italiana, nato nel 1949 a Mulhouse, in Alsazia, baccalaureato francese, di nazionalità francese e italiana.
Daverio, specializzato in arte italiana del XX secolo è editore di cataloghi e di volumi di critica e documentazione.
Apprezzato opinionista per Panorama, Vogue e Liberal, è stato inviato speciale della trasmissione Art’è su Raitre, attualmente conduce il programma Passepartout sempre su Raitre.
Philippe Daverio ha illustrato il prezioso ruolo delle Fondazioni bancarie, come la Fondazione Carivit, che dedicano particolare attenzione alla cultura.
Particolare apprezzamento tra i numerosi presenti, ha avuto la sua riflessione sul monumento restaurato e quello cadente, ebbene per Daverio, è preferibile il monumento semi abbandonato, perché conserva ancora la genuinità della vita vissuta. Il monumento tirato a lucido sa di troppo nuovo e la patina del passato si cancella inesorabilmente facendo perdere quel sapore che solo il tempo concede.
La manifestazione è stata allietata in apertura e chiusura con un omaggio a Wofgang Amadeus Mozart, in occasione dei 250 anni dalla nascita, hanno, infatti, fatto valere la loro eccellente bravura i maestri musicisti Franco Peverini e Gabriele Croci, il primo al violino ed il secondo al violino e viola.
La manifestazione si è conclusa con la visita alla preziosa collezione del Museo della Ceramica, ospitato nelle sale a piano terra del palazzo Brugiotti, e con l’immancabile ed apprezzato cocktail, servito nel giardino del medesimo palazzo.
Questi gli studi contenuti nel volume sul palazzo Brugiotti:
Avvicinamento a palazzo Brugiotti, di Enzo Bentivoglio.
Il rilievo del palazzo, di Lorenzo Pio Massimo Martino.
Le scritte moraleggianti sugli architravi delle finestre, di Attilio Carosi.
Note sulla storia del palazzo, di Simonetta Angeli.
La decorazione e l’arte, di Anna Lo Bianco.
I Brugiotti: una famiglia nella provincia pontificia, di Simonetta Angeli.
La cappella Brugiotti nella chiesa carmelitana dei Ss. Giuseppe e Teresa in Viterbo di Simonetta Angeli.
Il libro della Ceramica, di cui è coordinatore editoriale Romualdo Luzi, ha i seguenti capitoli: Il Medioevo, primo Rinascimento, Rinascimento barocco, Spezieria e un glossario.
La Fondazione Carivit ha donato copia dei volumi, dell’editrice Sette Città, a tutti i presenti.