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Manic a canestro |
- Gescom Viterbo Centro Palladio Vicenza 74 44
Gescom: Kouznetsova 9 (0/1,3/3), Schiesaro 8 (4/6), Santucci 10 (3/6,1/1), Antonelli 4 (0/1,1/3), Gelfusa 2 (1/3,0/1), Manic 14 (6/7,0/1), Flavia 12 (3/7,0/1), Siccardi 11 (3/8,1/1), Ajanovic 3 (1/5), Ermito 1 (0/2).
All. Marzoli
Vicenza: Cattani 5 (1/4,1/3), Corà (0/1), Gorlin (0/1), Cappa 10 (5/7), Strazzabosco 2 (1/1,0/3), Zampieri (0/2), Slavcheva 19 (2/4,2/4), Djambazka 2 (1/3,0/3), Orlando, Willis 6 (2/6).
All. Corà
Arbitri: Tirozzi di Bologna e Balestreri di Ferrara
Note: Tiri liberi Gescom 14/19, Vicenza 11/14. Rimbalzi Gescom 30 (Flavia 6), Vicenza 30 (Willis 7). Parziali 5’ (9-4), 10’ (22-13), 15’ (30-17), 20’ (46-21), 25’ (59-27), 30’ (67-34), 35’ (72-38). Uscita per 5 falli Flavia (Gescom). Spettatori 600 circa
La Gescom ripete in tutto e per tutto la superba prestazione di gara 2 e conquista meritatamente la permanenza in serie A1 battendo il Centro Palladio Vicenza.
L’inizio di gara è molto combattuto, le due squadre sono nervose per l’importanza della posta in palio e le percentuali d’attacco sono pessime, al punto che dopo tre minuti il tabellone è ancora sul 4-2 per le biancorosse.
Un minuto dopo Ajanovic è costretta ad uscire dal campo per un problema al ginocchio ma la reazione della Gescom è immediata.
La difesa non concede spazi a Djambazka e Willis e ancora una volta Slavcheva è troppo sola per creare problemi al quintetto di Marzoli che allunga progressivamente anche grazie all’ottimo impatto dalla panchina di Santucci.
Il secondo quarto è quello decisivo, Viterbo prende il totale controllo della partita con tutto il quintetto che va a segno a ripetizione mentre dall’altra parte Corà cerca in tutti i modi in panchina la soluzione per uscire dalla crisi.
Una tripla di Kouznetsova sulla sirena sigilla il +25, esattamente come in gara 2, che ha già il sapore della condanna per le venete.
Al ritorno sul parquet la Gescom è ancora concentrata e determinata, ben sapendo che un calo di tensione può permettere alle avversarie di rientrare in partita in un attimo.
Dalla difesa nascono canestri facili in contropiede e quando Antonelli mette a segno una tripla, il vantaggio è ormai abissale (66-27).
L’ultimo quarto è di pura accademia, il pubblico, numeroso e rumoroso come la società si augurava di vedere, inizia la festa e c’è spazio anche per la giovanissima Giorgia Ermito che si iscrive a referto con un tiro libero.
Anche Corà dà spazio alle seconde linee in vista della serie di secondo turno che vedrà la sua squadra opposta a Cavezzo mentre la Gescom può festeggiare e da domani iniziare a pensare alla prossima stagione, ancora nel massimo campionato.