Senza Filtro - Accogliamo con piacere la dichiarazione da parte del ministero delle politiche agricole e forestali sull’eccezionalità degli eventi calamitosi che lo scorso novembre hanno colpito il territorio di Tarquinia e buona parte del viterbese, che apre di fatto la possibilità alle aziende agricole maggiormente colpite di richiedere il risarcimento del danno subito.
Ringraziamo il ministro Giovanni Alemanno per aver voluto accogliere celermente le nostre richieste, così come l’Ispettorato Agrario di Viterbo ed in particolare la Regione Lazio nella persona dell’Assessore all’Agricoltura Daniela Valentini con la quale ci siamo adoperati in tal senso, in strettissima intesa, sin dai giorni immediatamente successivi all’alluvione.
Si rende noto, nel particolare, che dei circa 8 milioni e mezzo di euro stimati dall’Ispettorato Agrario di Viterbo, 4.637.817,00 riguardano il solo territorio di Tarquinia. Di questi: 1.666.000,00 euro per i danni alla produzione (cavolfiore, finocchio, altre ortive ed essenze ornamentali in serra) e 2.971.817,00 euro alle infrastrutture (terreni, recinzioni, scorte, fabbricati, viabilità poderale, ecc…).
Dei contributi a fondo perduto potranno beneficiare i proprietari dei terreni individuati dall’Ispettorato come quelli maggiormente colpiti dall’alluvione e che quindi possono superare il tetto del 30% sul prodotto lordo vendibile annuale, limite sotto il quale non è possibile accedere al risarcimento.
In particolare sono stati individuati tutti i terreni ai lati del corso del Marta e della parte terminale dell’Arrone (circa un migliaio e mezzo di ettari) fortemente danneggiati dalla piena dei due fiumi.
Ora sarà necessario attendere il passaggio alla Comunità Europea; dopo la presa d’atto da parte dell’UE, potranno essere effettuate le domande di risarcimento ai settori decentrati competenti per territorio (Ispettorato) utilizzando gli appositi modelli. Nelle prossime settimane, non appena ottenuta la relativa documentazione, sarà possibile dare ulteriori informazioni in merito.
Luigi Serafini