Senza Filtro - In riferimento a quanto apparso sulla stampa locale relativamente alle violazioni al codice della strada elevate domenica 23 aprile in piazza San Lorenzo, si ritiene opportuno e doveroso fornire alcune precisazioni per ribadire la piena legittimità dell'operato della polizia locale svolto nella circostanza con estrema serenità e senza alcun accanimento.
Una pattuglia composta da due vigili stava effettuando, intorno alle ore 11, quello che è un normale controllo del territorio, con particolare attenzione rivolta alla circolazione, e quindi alla sosta, dei veicoli in una zona, quella del centro storico cittadino, particolarmente affollata da turisti e da visitatori, specialmente in questo periodo.
I vigili, giunti in piazza San Lorenzo, dove vige, opportunamente segnalato, il divieto di sosta e di fermata 0/24, constatavano la presenza sulla piazza stessa di quattro autovetture in sosta, una delle quali esponeva un foglio recante la scritta “siamo in chiesa per matrimonio” ed un'altra un permesso del tipo “SV” rilasciato dal Comune per le zone a traffico limitato.
Gli stessi vigili, operando con estremo scrupolo e ben oltre i loro compiti, prima sollecitavano lo spostamento dei veicoli con trilli di fischietto, poi si informavano da persone in uscita dalla chiesa sullo svolgimento di un matrimonio - ottenendo risposta negativa - e quindi, dopo alcuni minuti, procedevano alla redazione dei relativi verbali di accertamento; anche del veicolo che esponeva il contrassegno “SV”, che consente, come chiaramente si legge anche sul medesimo, “transito e fermata nella ZTL”, Zona a Traffico Limitato che non comprende Piazza San Lorenzo.
Fa sorridere l'affermazione che “i vigili avrebbero dovuto osservare con più attenzione per accorgersi che la sposa non aveva il velo bianco né la coda…”, è facilmente comprensibile come non sia accettabile che una eventuale autorizzazione alla sosta in deroga alle prescrizioni vigenti possa essere ottenuta esponendo un semplice foglio di carta sul cruscotto del veicolo, né chiedendo notizie, alcuni giorni prima, a vigili di passaggio.
Desta sconcerto, poi, l'altra affermazione con cui si esprime perplessità sulla esistenza di un divieto di sosta 0/24 in piazza San Lorenzo, quella della città sicuramente più visitata, apprezzata e “fotografata”; sarebbe come chiedere perché lo stesso divieto è vigente a piazza del Duomo a Milano, piuttosto che in piazza delle Signoria a Firenze o in piazza San Pietro a Roma.
E' infine opportuno sottolineare, forse, che la curia vescovile dispone nelle adiacenze, per le proprie esigenze di sosta dei veicoli, di tre aree interne, tra cui quella privata, opportunamente delimitata, sottostante la loggia del Palazzo Papale.
Il comandante della Polizia Municipale
Giulio Fede