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Due momenti della manifestazione del 25 aprile |
- “Una Italia unita e libera per tutti”. E' stato questo il senso che il presidente della Provincia Mazzoli ha voluto dare al 25 aprile viterbese.
Una piccola folla ha partecipato alla celebrazione dei 61 anni dalla liberazione questa mattina a piazza del Sacrario.
Presenti le massime cariche civili e militari. Tra i partecipanti alla cerimonia il senatore Marini, il deputato Sposetti, il presidente della provincia Mazzoli, il vice sindaco Muroni, il prefetto Giacchetti.
E ancora le forze dell'ordine, i rappresentanti delle associazioni partigiane, l'Arci, e molti anche i giornalisti e i fotografi.
Dopo l'omaggio ai caduti, con la deposizione di una corona di fiori ai piedi del monumento al milite ignoto, un breve momento di riflessione di monsignor Del Ciuco.
Poi è stata la volta dei discorsi delle autorità politiche presenti.
Il primo ad intervenire è il vice sindaco Paolo Muroni che ha rimarcato la necessità di “Mantenere alta la guardia per salvaguardare la libertà e la democrazia”. Il vice sindaco ha ricordato i militari italiani impegnati nelle missioni all'estero. “L'Italia è un esportatore di democrazia”, ha detto Muroni.
Subito dopo a chiudere è il presidente della provincia di Viterbo Alessandro Mazzoli che, dopo aver salutato tutti i presenti ricorda:”La memoria della resistenza è viva nei princìpi della Costituzione italiana”.
“Non possiamo dimenticare la resistenza operaia - ha detto Mazzoli -. Non possiamo dimenticare la resistenza dei militari. Dei civili . Non possiamo dimenticare la resistenza popolare”.
Il presidente della provincia non ha mancato di ricordare chi nel viterbese ha dato vita ad azioni di resistenza al nazifascismo. Dall'azionista Mariano Buratti, alla anarchico-repubblicano Sauro Sorbini. Ai comunisti guidati da Armando Biferali. E Poi personalità come Duilio Mainella e Achille Battaglia.
“Chi ha dato vita alla resistenza - ha chiuso Mazzoli - voleva una Italia libera per tutti. Un Italia unita”.
La cerimonia è stata molto breve e si è conclusa con un gruppo di giovani che ha cantato “Bella ciao”.