- Viterbo città abbandonata.
Il consiglio comunale non è stato più convocato, mentre le società partecipate navigano nei debiti. In compenso è stato nominato il nono assessore, Chicco Moltoni, che servirà solo a garantire alla maggioranza, i voti di Forza Italia per approvare il Bilancio. L’opposizione lancia il grido d’allarme, sperando che da Bruxelles il sindaco Giancarlo Gabbianelli lo riesca a sentire.
Questa mattina, conferenza stampa con Aldo Fabbrini (Margherita), Giulia Arcangeli, (Ds), Angelo Bellucci (Rifondazione) e Severo Bruno. Tutti d’accordo. La situazione a Viterbo è grave. Il Cev è in perdita per quasi un milione di euro, più o meno due miliardi di vecchie lire. Una bella somma che il Comune ha deciso di coprire, per 352mila euro riconoscendo alla società, compensi per lavori eseguiti ed altri seicentomila ad hoc per ripianare il deficit. Ma Severo Bruno non ci sta.
“La società è per il 51 per cento in mano al Comune spiega Bruno il rimanente 49% appartiene a privati, che si vedono arrivare un regalo inaspettato. Perchè deve essere solo Palazzo dei Priori a pagare? Spetta anche ai privati”. Per i quali, il regalo sarebbe doppio. “Dopo avere ripianato il bilancio incalza Fabbrini il Comune intende ricomprare le loro quote. Invece, il buco andrebbe coperto con il capitale sociale e quindi anche con i soldi dei soci. Così facendo, il Comune riconosce un debito che non è suo”.
Nel frattempo: “L’unico atto della maggioranza sostiene Bruno è stato quello di allargare la giunta a nove assessori, con il solo scopo di garantirsi i voti di Forza Italia in fase d’approvazione bilancio. Ad altro non serve, visto che a Chicco Moltoni, contro cui non abbiamo nulla a livello personale, non sapevano neanche cosa fargli fare e che deleghe attribuirgli. Sappiamo, invece, quanto costerà, con un’altra segreteria ed un altro ufficio”. Povero Moltoni, che prima della conferenza stampa era entrato nella stanza, chiedendo di non essere troppo duri con lui. Difficilmente offrirà quel caffè che aveva promesso ai consiglieri di minoranza, per festeggiare la sua nomina.
Il che non farebbe scomporre più di tanto la Arcangeli, per la quale c’è ben poco da festeggiare.
“Il Comune ricorda il capogruppo Ds ha avuto dal condono 4 milioni e 400mila euro. Una cifra inaspettata, che anziché investire in opere d’urbanizzazione, la sta utilizzando per coprire gli errori fatti. Oggi il piano triennale del Comune è fermo, le strade dissestate non si riparano, pure il secondo varco a Valle Faul, opera che noi abbiamo contestato, non si fa. Perché non ci sono i soldi”.
In questi giorni il Cev sta approvando il suo bilancio e Fabbrini è preoccupato per i livelli occupazionali dell’azienda. “Questa società sostiene dovrebbe garantire il servizio ed i posti di lavoro, ma tra le ipotesi al vaglio ce ne sono un paio che prevedono la contrazione degli occupati. Nessuno di noi vuole la disoccupazione, per questo il Cev va amministrato come si deve e chi ha fatto male deve andare a casa. Compreso il direttore generale, che doveva controllare”.
Quindi: “Va azzerato tutto è il parere di Bellucci le società vanno bene, purché funzionino. Oggi, invece, sono state usate dalla politica in modo anomalo. Basti pensare che la Robur oggi ha 90 dipendenti contro i 60 della Sicea, che svolgeva lo stesso servizio. Il Cev ne ha 130, mentre la precedente cooperativa ne aveva 90. E’ vero che sono aumentate le attività, ma la crescita à alta”.