Riceviamo e pubblichiamo
- Mentre si accentua il conflitto che da mesi vede contrapposti la società e i tifosi, e che ha raggiunto il culmine nel duro comunicato emesso dal tifo organizzato con un attacco diretto nei confronti del patron Pecorelli, la squadra prosegue la preparazione per la decisiva partita di domenica in Sicilia contro la determinata Igea Virtus.
Se l’ambiente circostante è bollente, Chiappini e soci continuano a mostrare una calma olimpica. I giocatori sembrano fuori dall’occhio del ciclone, impermeabili a ogni polemica e concentrati solo sull’esito della partita. Si tratta di una condotta davvero meritoria. Non sappiamo in quanti, al loro posto, sarebbero capaci di metterla in atto. E’ comunque la conferma che il gruppo crede, a prescindere da ogni altra negativa circostanza, nel raggiungimento dell’obiettivo play off.
Mister Chiappini potrà disporre dell’organico al completo, salvo la defezione scontata di Rossi che è stato appiedato per una settimana dal giudice sportivo. L’orientamento è quello di non scardinare gli equilibri tattici faticosamente raggiunti in questa fase finale della stagione e che hanno portato a raccogliere ben 18 punti nelle ultime 8 partite.
Anche contro l’Igea si punterà sulla solidità della difesa e sulla concretezza di un centrocampo cui il rientro di Morici aggiungerà un tocco di dinamismo. L’attacco sarò come al solito privo di punte di ruolo. Ma questa non rappresenta certo una novità. Se è vero che mancherà il risolutivo Rossi delle ultime partite, si spera che Bordacconi torni a trovare la via della rete che gli manca dal suo rientro in squadra. Senza contare che anche Pagliarini ha tutte le potenzialità per tirare fuori l’asso dalla manica.
La fiducia dell’ambiente è totale, stante anche il responsabile atteggiamento assunto dal gruppo in questi lunghi mesi di crisi societaria. C’è la certezza che la squadra gialloblù si giocherà fino in fondo le carte di cui dispone per arrivare a centrare un obiettivo in cui crede per prima. Nessun dubbio sul fatto che domenica tutti daranno il massimo in campo.
Si spera solo che l’eventuale risultato raggiunto non sia vanificato dai soliti fattori esterni che oggi pesano, eccome, nel determinare i destini di una squadra. Sotto questo profilo Viterbo e la Viterbese hanno già pagato duramente il conto e non hanno più voglia di versare lacrime amare.
Sarebbe il caso che chi di dovere si attivasse affinché una simile circostanza, stavolta, non si ripeta. La seconda occasione concessa alla città dal lodo Petrucci non può e non deve essere buttata al vento in così malo modo.
Sergio Mutolo