Senza Filtro - “La politica deve stare al fianco delle organizzazioni agricole, affinchè le opportunità offerte dalla legge regionale sui distretti rurali e agroalimentari di qualità siano sfruttate al meglio, con ciò che ne consegue in termini di promozione delle tipicità e della loro capacità di produrre reddito”.
A sostenerlo è stato l’assessore agli affari istituzionali, Regino Brachetti, nel corso di un incontro con un gruppo di imprenditori agricoli viterbesi, che gli hanno espresso qualche perplessità, a proposito della definizione delle aree della Tuscia da catalogare come distretti.
“Compito della politica è fare in modo che la legge trovi la sua piena applicazione, secondo lo schema che l’ha ispirata ha aggiunto Brachetti è dunque assolutamente necessario arrivare alla individuazione di aree effettivamente omogenee, che possano contare su caratteristiche comuni.
Prima di ogni decisione, quindi, serve un confronto diretto con le associazioni di categoria, per evitare che una impostazione sbagliata o carente vanifichi, o quanto meno ridimensioni, le occasioni offerte. In questo senso, il metodo della concertazione, che oltre a far parte del dna della nostra amministrazione è stato indicato anche di recente dalla Coldiretti come strumento di governo del territorio, è la strada maestra da seguire.
Sono certo, comunque, che attraverso la piena applicazione di una legge che il settore attendeva da anni, alla quale deve aggiungersi ogni sforzo per la realizzazione del polo agroalimentare viterbese, il comparto che ancora oggi costituisce per l’economia della Tuscia una voce fondamentale avrà un adeguato sostegno, secondo il progetto di filiera atteso dagli operatori” ha concluso Brachetti.