- Non nascondo la mia viva preoccupazione per quanto sta accadendo a Tarquinia nei confronti della benemerita associazione cattolica di volontariato “Semi di pace”, la quale ormai da anni opera a favore delle persone “diversamente abili” e dei bisognosi di solidarietà e carità cristiana, sia a livello cittadino sia a livello nazionale e internazionale.
Sono convinto, pertanto, che con un po’ di buon senso tutto potrebbe risolversi per il bene della suddetta associazione.
L’attuale acredine e l’indecifrabile accanimento nei confronti di essa, infatti, non soltanto sarebbe incompresa dal mondo cattolico locale, ma si correrebbe il rischio che quasi l’intera città possa insorgere contro i paventati inopportuni provvedimenti.
Ci si augura, quindi, che prevalga la buona volontà di risolvere la questione, evitando il ricorso a cavilli giuridici ed aiutando, invece, “Semi di pace” a continuare ad agire concretamente nel campo di quella solidarietà che certamente sarà di non poco giovamento al bene del Comune e alla pace sociale di tutta la città.
E’ chiaro, quindi, che il mondo cattolico di Tarquinia e dell’intera diocesi, in questo momento è a fianco di “Semi di pace”.
Monsignor Girolamo Grillo, Vescovo di Civtavecchia-Tarquinia
“Esprimo la solidarietà mia e del gruppo Ds alla Regione Lazio, ma anche l’impegno perché la vostra associazione di volontariato, che costituisce una grande ricchezza per la comunità, sia messa nelle condizioni di continuare ad operare”. E’ quanto ha detto Giuseppe Parroncini, capogruppo dei Ds alla Pisana, incontrando questa mattina, a Tarquinia, Luca Bondi, presidente di Semi di Pace, in sciopero della fame e incatenato, con alcuni volontari dell’associazione, davanti al palazzo comunale di Tarquinia, per protestare contro l’ordinanza di demolizione delle strutture della Cittadella dei giovani.
“Ritengo assurda e gravissima l’ostilità del Comune nei confronti di una realtà alla quale tutti riconoscono un ruolo prezioso, per il lavoro che svolge, con passione e competenza, a sostegno delle fasce più deboli, dai diversamente abili agli anziani, per l’attenzione rivolta al disagio giovanile e per gli importanti legami di solidarietà stabiliti a livello internazionale. Le istituzioni devono essere grate -ha sottolineato Parroncini- a Semi di Pace e, in generale, al mondo del volontariato, punto di riferimento per tanti cittadini in difficoltà che chiedono ascolto e aiuto, e adoperarsi perché si mettano in rete queste esperienze e quelle attivate dal non profit con i servizi e le professionalità degli Enti locali. E’ questa la scelta della Regione Lazio, per dare risposte ad una società dove emergono nuove povertà e con fragilità sociali diffuse”.
“Giudico sconcertante l’atteggiamento del sindaco di Tarquinia, che solo per domani mattina ha convocato un incontro sul rapporto tra l’associazione e il Comune, senza tra l’altro preoccuparsi del disagio anche fisico di Bondi e degli altri volontari che stanno manifestando. I Ds sono mobilitati a tutti i livelli -ha detto il capogruppo- a sostegno delle richieste dell’associazione. E’ mia intenzione informare della situazione anche il presidente Piero Marrazzo. Quello di Semi di Pace è un progetto di solidarietà che condividiamo e che vogliamo vedere realizzato”.
Carissimo presidente,
ho letto con preoccupazione dagli organi di stampa la difficile situazione venutasi a creare alla Cittadella con l’amministrazione comunale di Tarquinia.
Conoscendo l’importante attività che il centro di aiuto alla Vita Semi di Pace svolge a favore delle persone più deboli, in particolare dei bambini minacciati dall’aborto, aiutando le loro mamme ad accogliere la gravidanza, mi auguro che l’amministrazione comunale di Tarquinia, come è suo dovere, possa aprire un dialogo con la vostra associazione in modo da risolvere i problemi burocratici emersi e vi permetta di continuare con serenità l’opera meritoria che state svolgendo a favore dei bisognosi.
Con amicizia
Roberto Bennati
Membro della giunta nazionale
del Movimento per la Vita Italiano
Come assessore ai Servizi Sociali della Provincia di Viterbo, vedo di continuo amministrazioni locali ed amministratori che fanno a gara per ospitare iniziative ed azioni di solidarietà nei confronti della fasce più deboli, delle categoria sociali più bisognose, dai disabili agli anziani.
Figurarsi quanto di rilievo possa risultare un’associazione umanitaria come “Semi di Pace”, per cui risulta addirittura retorico descrivere i risultati, l’impegno e la capacità mostrate nel corso degli anni e ancor oggi sotto gli occhi di tutti.
Eppure, i volontari, con in testa il presidente Luca Bondi, devono arrivare ad incatenarsi sotto il comune. Ora mi chiedo: sindaco e giunta comunale sono tutti impazziti? Oppure c’è qualcos’altro, dietro? Quello che è certo è che è una vergogna, per Tarquinia e per i tarquiniesi, essere amministrati in questo modo.
Se c’è ancora qualcuno con un po’ di intelligenza, metta il sindaco alle strette: l’assessore Pacchelli, ad esempio, se davvero ha a cuore i servizi sociali, metta il primo cittadino di fronte alla realtà oppure si dimetta.
E gli altri assessori, a molti dei quali piace dimostrarsi uomini di chiesa, si guardino allo specchio e provino a capire che quello che stanno compiendo è un errore non solo nei confronti di “Semi di Pace”, ma anche dei disabili, dei disagiati, degli studenti, della chiesa stessa.
Cosa gli resta, da amministrare, se tagliano fuori tutte queste fasce, soprattutto le più deboli, della cittadinanza?
Mauro Mazzola, assessore ai servizi sociali della Provincia di Viterbo
Si palesa, ancora una volta, la totale assenza di dialogo e di condivisione con la cittadinanza da parte di questa amministrazione di centrodestra: è assurdo che, per essere ascoltati, i cittadini e le associazioni debbano arrivare a gesti estremi.
Mi domando se tutta la giunta comunale sia d’accordo con le decisioni prese in merito a “Semi di Pace”, di cui rimangono, peraltro, inevase le reali ragioni che ne sono alla base: in particolare mi chiedo cosa ne pensi l’assessore ai servizi sociali, Marco Pacchelli. Trovo incredibile che non si condivida l’impegno e la serietà dimostrate, nel tempo, da questa associazione.
La frattura tra cittadina ed amministrazione è ormai critica: sarebbe forse opportuno che qualcuno iniziasse a meditare sul ruolo che ricopre e sull’eventualità di continuare a spingere Tarquinia nel baratro. Associazioni, enti, cittadini vedono ormai nel palazzo comunale un nemico e non più un alleato: dividendo, contrastando, l’amministrazione sta ormai negando a Tarquinia risorse e prospettive. Il presidente e l’amministrazione tutta dell’Università Agraria di Tarquinia rimarcano la solidarietà a Luca Bondi e si rendono disponibili a tutto quanto si potrà rendere necessario nel proseguimento della lotta.
Alessandro Antonelli, Presidente dell’Università Agraria di Tarquinia
Le richieste di Semi di Pace sono sacrosante anche questa volta l’amministrazione comunale l’ha combinata grossa colpendo un’associazione del volontariato e dimostrandosi forte con in deboli e debole con i poteri forti.
Il sindaco compia almeno una volta nella vita un atto di cui potersi vantare in futuro.
Decida subito su Semi di Pace.
Oppure convochi il consiglio comunale ponendo all’ordine del giorno l’esame delle richieste dell’associazione.
Se non lo farà entro propongo che i consiglieri comunali insieme ai cittadini, occupino ad oltranza anche loro la sala del consiglio comunale.
Il consigliere comunale di Tarquinia
Luigi Daga