Viterbo - Punti vendita
Libro bianco sulla violenza neofascista
30 aprile 2006
Senza Filtro - Libro bianco sull’operato e sulla violenza neofascista nella città di Viterbo
a cura del Coordinamento Antifascista della Tuscia
(ANPI Comitato Provinciale, Viterbo, 2006, pp. 110)
è in vendita ad euro 3 nei seguenti punti:
cantieri musicali Underground, piazza della Rocca 34-36, Viterbo
edicola L’Acrostico, via Mazzini 155, Viterbo
libreria Della Sapienza, via della Sapienza 5-7, Viterbo
libreria De Santis, via Venezia Giulia 5, Viterbo
libreria Dei Salici, via Cairoli 35, Viterbo
libreria Etruria, via Cavour 34, Viterbo
libreria Fontana Grande, via Saffi 133/137, Viterbo
libreria universitaria Babylon, via Pianoscarano 28, Viterbo
punto Einaudi, piazza S. Simeone 4, Viterbo
e disponibile presso la:
Biblioteca Comunale degli Ardenti, palazzo Santoro, piazza verdi (o del Teatro), Viterbo
“Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.”
Antonio Gramsci
Terrorismo islamico e anarcoinsurrezionalismo, di questo sentiamo parlare dall’11 settembre del 2001 sugli organi di informazione. Nulla si sente invece della violenza fascista che da qualche anno ha ripreso vigore in tutto il paese, a suon di pestaggi e coltellate. In questo rigurgito Viterbo non vuole essere da meno.
Nella città si assiste ciclicamente a un ritorno dell’offensiva fascista che, ad onor del vero, non si è mai completamente sopita. Si comincia con qualche insulto, si passa agli spintoni, agli inseguimenti e ai pedinamenti fin sotto casa, con bastoni e catene, sino all’accoltellamento: come quello effettuato ai danni d’un giovane di sinistra, il 4 dicembre 2005, per le vie del centro storico. Quest’ultima ondata vede un susseguirsi di aggressioni, iniziate sul finire del 2003, e protrattesi sino ad oggi.
Questo testo, tra l’indagine e la denuncia, è il primo lavoro materiale che il Coordinamento Antifascista della Tuscia porta a termine. Oltre alla cronologia dei fatti che si è riusciti a ricostruire, il libro presenta un profilo delle organizzazioni d’estrema destra presenti in città, alcuni approfondimenti, una scheda sulle origini antifasciste di Viterbo e una denuncia delle politiche dell’amministrazione comunale di centrodestra in tema di memoria storica; poiché la violenza fisica è da considerarsi solo un aspetto, per quanto non secondario, di quanto si verifica in città.
Info: antifascistavt@libero.it; 328/0747952