Viterbo - Presentato il libro di Liberati
Nel volo e nell’arte
30 aprile 2006
Senza Filtro - Presentato l'altro ieri a Palazzo dei Priori il nuovo libro “Nel volo e nell’arte”, il volume che ripercorre le tappe con cui il colonnello Roberto Liberati, ha dato vita al monumento ai caduti dell’Aviazione dell’Esercito, situato all’inizio di via della Palazzina.
Tra le tante autorità intervenute alla cerimonia, un’importanza particolare l’ha avuta la presenza dell’ambasciatore degli Emirati Arabi Uniti Abdulhamad Abdulfatah Kazim, personalità di spicco della diplomazia araba in Italia, intervenuto a testimoniare quanto il Paese Arabo abbia sostenuto fin dall’inizio la nascita del monumento di Viterbo, partecipando con fondi propri alla sua realizzazione.
“La mia presenza oggi tra voi - ha spiegato l’ambasciatore - è una conferma reale della nostra considerazione e del rispetto del ruolo pacifico e nobile delle Forze Armate Italiane, nella continuità del cammino di collaborazione bilaterale in tutti i settori civili e militari e per il quale la nostra Ambasciata sosterrà ogni sforzo e svilupperà con il più alto livello di considerazione i rapporti con la stimata Associazione Nazionale Aviazione Esercito”.
A pochi giorni della tragedia di Nassirya, particolarmente emozionante è stato il passaggio nel quale l’ambasciatore ha ricordato l’incidente di Abu Dhabi del 1980 nel quale persero la vita a 13 persone: “il nostro mondo Arabo Islamico è ben testimone di questo sacrificio riferendosi ai caduti italiani nelle missioni di pace nel mondo ed il nostro Paese ne è stato testimone per la caduta di un elicottero in Abu Dabhi durante un operazione civile dell’Aviazione italiana nel marzo del 1980 che causò il sacrificio di dieci membri dell’equipaggio e tre membri della Società Augusta”.
Il sindaco Gabbianelli, a margine dell’iniziativa, ha spiegato l’importanza di giornata, valore che va oltre l’evento odierno: “Abbiamo condiviso questi sentimenti con l’ambasciatore arabo, che nel suo intervento ha ribadito la considerazione sua e del Suo Paese per l’operato delle forze di pace italiane nonché la volontà di offrire continuità alla collaborazione tra i rispettivi Paesi”
“Impegniamoci a mantenere vivi dentro i nostri cuori questi sentimenti e questi valori ha concluso il Sindaco - finché saremo capaci di tenere viva in noi la volontà di ascoltare, di operare a favore dell’altro, di affermare il dialogo ed il rispetto contro l’odio e la violenza, potremo realizzare la speranza di un futuro migliore e comprenderemo appieno, sebbene con dolorosa consapevolezza, che il sacrificio dei nostri caduti non sarà stato invano”.