Senza Filtro - Non hanno dato esito le ricerche dei resti del bombardiere alleato inabissatosi nel lago di Bolsena, a largo di Capodimonte nel 1944, con sette uomini d'equipaggio a bordo.
Il piccolo sommergibile telecomandato messo a disposizione ministero della Difesa del
Regno Unito ha scandagliando invano i fondali del quadrante in cui, una società specializzata italiana, su incarico di Anne Storm, figlia dell'ufficiale di volo del bombardiere, Thomas Robert Millar, aveva individuato a 100 metri di profondità un oggetto che potrebbe essere il B24 Liberator, disperso durante una missione di guerra mentre sorvolava il lago di Bolsena.
Lo ha reso noto ieri sera il prefetto, Giancarlo Giacchetti, dopo aver ricevuto il capitano di fregata Sean Steeds, addetto navale ed aereo dell'Ambasciata Britannica a Roma, e la signora Storm. I due hanno ringraziato il prefetto per il coordinamento delle operazioni di ricerca e per l'ospitalita' ricevuta nei comuni del comprensorio.