Senza Filtro - A Palazzo Doria Pamphilj di San Martino al Cimino sorgerà un’Accademia internazionale per la pace. La proposta, subito raccolta, è stata lanciata nel corso del “Programma di cooperazione universitaria” patrocinato dall’Unesco e promosso dall’università La Sapienza di Roma in collaborazione con il ministero degli esteri e le università israeliane e palestinesi che stamattina ha visto la prestigiosa sede ospitare il master in “Scienze sociali e affari umanitari”. Un’iniziativa nata allo scopo di favorire il dialogo per la pace in Medio Oriente. Oggi quaranta studenti israeliani e palestinesi laureati si sono incontrati con rettori e professori dell’Università La Sapienza per avviare il secondo semestre del programma, iniziato a Gerusalemme a ottobre dello scorso anno. Ai lavori, aperti oggi a San Martino, seguiranno ulteriori incontri fino al 17 aprile, per chiudere con la discussione della tesi da parte degli studenti a giugno.
Moltissime e tutte di prestigio le autorità presenti all’incontro a Palazzo Doria Pamphilj, tra le quali il presidente della Provincia e dell’Apt Alessandro Mazzoli, il direttore dell’Apt Marco Faregna, il direttore del master dell’Unesco Manuel Castello, il direttore generale di Iccrom Mounir Bouchenaki, il segretario generale della commissione italiana dell’Unesco l’ambasciatore Luca Violato, il presidente del Casd del ministero della difesa generale Vincenzo Camporini, il direttore del corso Costanza Metzinger, il rettore di Al Quds Università di Gerusalemme Hassan Dweik, il rettore di Hebrew Università di Gerusalemme, il segretario generale del master Massimo Caneva, il direttore del corso a Al Quds Munther Dajani, il prorettore dell’università di Tel Aviv Raanan Rein, il direttore dell’Istituto di scienze di Weizmann Ami Shalit, il prorettore dell’università di Ben Gurion Lilly Newman e la direttrice dell’università di Haifa Sophiea Manace.
Mazzoli ha salutato i ragazzi e le autorità presenti puntando sulla valenza dell’iniziativa. “Il dialogo, la tolleranza, il rispetto, lo scambio culturale e l’integrazione ha detto - sono le parole del futuro, che mi auguro risuonino sempre più forti. Affinché invece parole come conflitto, scontro e guerra siano lasciate al passato. Se possiamo esservi d’aiuto, se possiamo offrire il nostro piccolo contributo, se per voi Viterbo può essere il luogo di nuovi incontri e iniziative ne siamo onorati e orgogliosi. Saremo dunque a vostra completa disposizione. Solo pochi mesi fa abbiamo ospitato nella Tuscia dieci ragazzi israeliani e altrettanti palestinesi: una bellissima esperienza, riuscita grazie all’associazione Avad di Tarquinia e il nostro contributo”.
“La creazione dell’accademia ha spiegato il segretario generale del master, Massimo Caneva - è possibile grazie all’incontro di oggi. Verrà costituito un comitato scientifico che delibererà le attività da svolgere sul tema del dialogo tra i popoli. A di là del fattore sicurezza, i temi di pace e sviluppo vanno affrontati con comprensione reciproca delle rispettive culture, volta alla solidarietà e alla condivisione degli ideali”.
“In questa sede ha concluso Faregna sempre più spesso vengono organizzate iniziative di grande valenza, il che significa anche che dobbiamo smettere di piangerci addosso. La prossima creazione dell’Accademia internazionale per la pace è una ulteriore grande opportunità. Oggi abbiamo gettato le basi, presto ci saranno nuovi appuntamenti. A me spetta il compito di passare dalle dichiarazioni di principio alla piena operatività”.