Teatro dell’Unione di Viterbo
Sabato 8 aprile 2006 ore 21,00 (Turno A)
Domenica 9 aprile 2006 ore 16,45 (Turno B)
NDR Teatro
Pier Maria Cecchini
in
Autovelox
CON
NANDO SESSA ERIKA PUDDU LUCIANO GIUGLIANO
Scritto e diretto da
Piermaria Cecchini
Note
IL LUOGO
TRATTA DI STRADA PROVINCIALE
Sulla destra la sagoma della macchina di servizio, sulla sinistra l’inizio dell’arcata di un cavalcavia, dove è posizionato l’autovelox sullo sfondo un muro di cinta, di un’antica villa romana ricoperta di scritte e di edere, con delle crepe molto vistose, utilizzabili come entrate, si intravedono i resti di una statua raffigurante una donna nuda sempre sul fondo a sinistra, un bidone ed un cassonetto della spazzatura
IL TEMPO
15 AGOSTO ORE: 14,OO
TEMPERATURA AL SUOLO 41°
Sono le due del pomeriggio del 15 agosto e sulla tratta Tobia -Tre Croci una pattuglia della stradale ha l’incarico di posizionare un autovelox e controllare il traffico automobilistico..che su quella strada, in quell’ora e in quel giorno è praticamente nullo
L’azione si svolgerà in tempo reale per una durata di circa due ore
I PERSONAGGI
FRANCO capo pattuglia
Massimiliano detto Massi autista della pattuglia.
Ivano gregario della pattuglia,
ROSSANA….giovane ragazza ,avvenente e spregiudicata
Chiara figlia di Franco
L’AZIONE
Tre poliziotti della stradale in servizio su una deserta strada provinciale il giorno di ferragosto in compagnia di un autovelox…il flagello degli automobilisti. Soli, lontano da ogni luogo di vacanza, affrontano a malincuore il pomeriggio di lavoro che l’attende che sembra dover trascorrere senza sorprese. Fa molto caldo, un caldo eccezionale, dirà la radio, e non c’è modo di alleviare il disagio dei nostri poliziotti.
Per ragioni diverse è la prima volta che i tre escono insieme di pattuglia…e solo Franco è il veterano del gruppo.
Infatti sia Massi che Ivano sono alla loro prima uscita con tutte le difficoltà del caso a cominciare dall’installazione e posizionamento dell’autovelox…
L’assenza di traffico automobilistico li spingerà ad occupare il tempo nei modi e nelle forme più svariate.. fino a sfidare a piedi il limite di velocità imposto dall’autovelox ( gara tra Massi ed Ivano) in una corsa al limite dell’enfisema polmonare. E’ anche l’occasione per raccontare le loro storie ed i loro fallimenti mascherati da momentanei successi…con un linguaggio schietto e quotidiano, involontariamente comico.
Il tempo trascorre lento ma non le loro rivelazioni che mostrano legami ed intrecci tra i personaggi inizialmente inaspettati.. accompagnati dalle note e dalle dediche di Radio 4 you ..da parte di Sami, ex ragazza di Massi.
Una lapide romana con incisione latina , accende la fantasia dei tre, quando una volta decifrata si fa riferimento ad una vergine vestale scomparsa da casa che i genitori continuano ad attendere con ansia… il caldo e la solitudine del luogo appannano i pensieri ed ecco che quando appare una donna in abiti romani viene confusa con il fantasma della ragazza della lapide.. ci vuole un po’ di tempo per scoprire che non si tratta di un ‘apparizione ma di Rossana, bella ragazza rimasta in panne con l’auto mentre si recava ad un Toga party , bordo piscina in una villa di amici.
Rossana catalizzerà l’attenzione e l’interesse dei tre poliziotti ai quali si presenterà in versioni diverse e risvegliando in loro antichi sogni e desideri. Poi un’ improvvisa eclissi di sole.. al termine della quale la donna non c’è più. Arriverà sul finale Chiara la figlia di franco con le sue rivelazioni d’amore e ci condurrà ad un finale intenso e divertente degno epilogo di una dolce amara commedia all’italiana.
Note
la storia si sviluppa su piani sovrapposti e continuati dove le vicende dei personaggi si intrecciano fino a confondersi le une con le come per esempio i racconti sulle donne e sull’amore di Massi, i tentativi da parte di Ivano di comunicare a Franco la sua relazione con Chiara o , la declamazione dei versi di Franco . etc...etc…Insomma storie di uomini legate insieme da un destino comune e da un caldo insopportabile dove la presenza femminile sia nella veste immaginifico -romantica di Rossana o più reale di Chiara rappresenta la chiave di lettura e di continuità ai nostri sogni e alle nostre speranze represse o dimenticate per timore di superare i limiti di un indecifrabile autovelox che è nascosto in fondo alla nostra coscienza e che ci spinge a rinunciare al futuro.
Una commedia brillante nella migliore tradizione italiana che apre mille finestre sulla nostra esistenza e le vivifica di aria fresca contro il caldo torrido della monotonia e della noia.