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Luigi Daga |
- E tutto d'un tratto… Luigi Daga passa a Rifondazione comunista. Come dire dal riformismo moderato alla “rivoluzione”. Ancora una stranezza in questa, ben strana, campagna elettorale.
Daga, una volta Pci, poi Pds, poi Ds - e fin qui è la storia di molti - quindi occhettiano di ferro e battitore libero, aderisce al progetto della Sinistra Europea, lanciato da Rifondazione.
È stata questa la vera notizia, venuta fuori durante l'appello al voto per Rc, che ha visto la presenza dell'assessore regionale al Bilancio Nieri e del segretario Mario Ricci.
“La Bolognina, la svolta impressa al partito da Achille Occhetto era un tentativo che comunque guardava a sinistra - ha spiegato Daga -. Oggi con il progetto del Partito democratico, Ds e Margherita puntano a una formazione moderata. Per questo mi sembra conseguente la mia scelta di aderire”. Insomma per Daga questo è il momento “di rifondare la sinistra dando vita ad un vero e proprio processo costituente mettendo insieme tutte le forze che si muovono in questa area: partiti, associazioni, cittadini”.
E alla necessità di un maggior peso della sinistra si è ispirato l'appello al voto dell'assessore regionale Nieri.
Il consigliere provinciale Riccardo fortuna è tornato a spiegare e il suo passaggio a Rc criticando i comunisti italiani, con i quali è stato eletto.
“C'è un terreno comune tra i due partiti - ha argomentato Fortuna - ma un conto è avere le idee, un altro è metterle in pratica. Il Pdci è nato dalla fuoriuscita di un gruppo dirigenti e quindi è un partito senza una base”.