|
Silica Matache |
- “Lo sapevo che prima o poi mi avreste preso”. Se ne è uscito con questa frase, un po’ sconsolata, un latitante rumeno, quando gli uomini della squadra mobile, guidati da Salvatore Gava, l’hanno bloccato e arrestato, mentre viaggiava su una Alfa 33.
Silica Matache, 34 anni rumeno, era ricercato, con mandato di cattura internazionale, per sequestro di persona a scopo di violenza nei confronti di una ragazza. Un mandato di cattura spiccato dall’autorità giudiziaria rumena, conseguente a una condanna a sette anni di detenzione.
Da circa tre anni Matache era in Italia e risiedeva a Fabbrica di Roma.
Una volta catturato ha dichiarato di svolgere l’attività di muratore.
Le ricerche erano partite nell’ambito del controllo di alcuni membri della comunità rumena, dopo alcuni episodi di accaduti nella provincia.
Da una quindicina di giorni la mobile era sulla pista dell’uomo. Erano state individuate le auto che abitualmente prendeva la mattina.
Ieri intorno alle 6,30 M.S. ha preso la sua Alfa 33 ed è partito.
Inizialmente non si accorto di nulla, ma dietro di lui erano gli uomini della mobile.
Una volta accortosi di essere seguito, il latitante ha tentato un cenno di fuga, accelerando. Ma le auto della squadra mobile lo hanno affiancato e lo hanno costretto ad accostare.
A quel punto l’uomo non ha opposto nessuna resistenza. E si è lasciato andare alla frase di resa.