Riceviamo e pubblichiamo
- A fronte di tante declamazioni di gloria per la vittoria della lista n. 1 alle elezioni del Consorzio Val di Paglia, ci sentiamo obbligati a sollevare seri dubbi sulla regolarità delle elezioni e sul risultato che ne è derivato.
Tutto questo in funzione della rappresentanza ancora forte delle organizzazioni professionali agricole a dispetto di interessi di parte di alcuni rappresentanti politici.
Ulteriore conferma sono i ricorsi già presentati e di cui si attendono i pronunciamenti.
Vale la pena ricordare quante presunte irregolarità sono state contestate al consorzio durante questa fase elettorale.
La nomina degli scrutatori e dei presidenti di seggio è stato effettuata in maniera unilaterale: nessun nominativo proposto dalle organizzazioni agricole è stato accettato.
Sarebbe veramente curioso verificare chi sono i presidenti di seggio e quale rapporto intercorre con qualche candidato amministratore del consorzio.
I rappresentanti di lista proposti dalle organizzazioni agricole, seppure accettati dopo numerose insistenze, non sono comunque stati autorizzati dal presidente del Consorzio a presenziare alle operazioni di voto; sono stati ammessi solo alle operazioni di scrutinio (in alcuni casi è intervenuta anche la forza pubblica).
In assenza della maggioranza assoluta, due voti a favore (dei candidati della lista n.1) su quattro presenti (la Giunta del Consorzio è composta da cinque membri,) si è deciso di cancellare, seduta stante, due candidati della lista concorrente, tra cui quello che rappresentava gli utenti dei comuni toscani, tutto questo a tre giorni dal voto e con i manifesti elettorali affissi con su riportati i nominativi “soppressi” dalla giunta del consorzio, in barba ad ogni regola democratica.
Lasciamo alle persone di buon senso quale confusione abbia determinato tale provvedimento verso quegli utenti che hanno cercato invano nella scheda elettorale i nominativi che invece comparivano nei manifesti elettorali affissi in tutti i Comuni interessati alle elezioni del 26/11/2006 .
Le organizzazioni agricole chiedono che venga fatta chiarezza su quanto accaduto e soprattutto di appurare se ciò che è stato fatto ha rispettato lo statuto del Consorzio e i regolamenti elettorali vigenti per le elezioni amministrative degli enti pubblici, per il rispetto dovuto ad una elezione democratica nell’interesse dei consorziati.
Coldiretti