Riceviamo e pubblichiamo dal Comitato per l'aeroporto
- Questo intervento, giunto al nostro comitato, è una ulteriore ed importante testimonianza che potrebbe dirla lunga sul fatto che troppo spesso siamo proprio noi, cittadini della Tuscia, a non credere nelle nostre immense potenzialità turistiche, certamente da rivalutare ma non da disprezzare.
L’aeroporto a Viterbo, quindi, deve essere visto come una grande occasione di sviluppo territoriale e non solo come transito di passeggeri diretti a Roma.
“Spett. Comitato per l'Aeroporto di Viterbo,
sono un milanese, da più di venti anni cittadino romano, che ha una piccola casa a Fabrica di Roma, paese di origine di mia moglie. Questo mi ha offerto l'opportunità di conoscere la Tuscia e di amarla per le bellezze dei suoi paesaggi e per le sue località ricche d'arte a cominciare dalla splendida Viterbo.
E' indubbio che questa città debba avere ciò che le spetta di diritto. Deve essere cioè un'importante meta turistica conosciuta e frequentata da italiani e stranieri soprattutto per l'arte e la storia, ma anche per il suo non comune patrimonio termale, per le sue iniziative culturali fra le quali il Festival Barocco, per la sua Fiera ed inoltre per i suoi bellissimi dintorni, dai Monti Cimini ai laghi di Vico e di Bolsena e alla costa tirrenica.
Come è stato espresso molto bene da altri l'aeroporto civile di Viterbo consentirebbe lo sviluppo ed il bene economico di tutta la zona incentivando oltretutto la realizzazione di infrastrutture fino ad ora rimaste solo sulla carta.
Un plauso quindi da parte mia al presidente e a tutti i membri del Comitato creato per favorire la realizzazione di questa importante opera.
Tengo a precisare che il mio intervento è del tutto disinteressato in quanto io da Roma posso utilizzare Fiumicino o Ciampino, ma desidero fortemente servirmi al più presto dell' aeroporto viterbese.
Ritengo che numerose Compagnie Low Cost siano interessate a questo futuro scalo soprattutto la Ryanair e la EasyJet.
La prima per alleggerire Ciampino e Fiumicino e la seconda in particolare per favorire un intenso turismo inglese con meta il Viterbese, la bassa Toscana e la zona umbra di Orvieto per le vacanze con escursioni a Roma.
Non dimentichiamo che la Tuscia è una delle mete privilegiate del principe di Galles Carlo di Inghilterra che sarebbe bel lieto di fare scalo a Viterbo per le sue frequenti visite in queste zone. E azzardo a ritenere che accetterebbe ben volentieri la carica di presidente onorario del vostro comitato.
Con la speranza di non attendere più a lungo questa bella realizzazione, porgo i migliori saluti
Dr. G.P.
Roma, 28 dicembre 2006”