L'invito del vescovo
Persona e Pace: due parole inscindibili, due realtà complementari, due ideali come un compito solo.
Scrive, infatti, il Santo Padre Benedetto XVI nel Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2007:
"Rispettando la persona, si promuove la pace, costruendo la pace si pongono le premesse per un autentico umanesimo integrale".
"Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita,
la luna e le stelle che tu hai fissate,
che cosa è l'uomo perché te ne ricordi
e il figlio dell' uomo perché te ne curi?" (Salmo 8)
E' questo un interrogativo di sempre e di tutti. La risposta è nella dignità della persona umana, nella sua trascendenza, nel suo essere immagine di Dio.
Accogliere, tutelare, trasmettere questo alto valore è autentico umanesimo che in ogni uomo, di qualsiasi razza cultura nazione, riconosce la luce che non ha tramonto e la bellezza che non scolora mai.
"Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e pace in terra agli uomini che egli ama" (Luca 2,14)
Il progetto amoroso di Dio che salva è la sorgente della pace vera che la Bibbia chiama shalom: benessere, prosperità, sviluppo, serenità, tranquillità, compiacimento.
La pace si realizza quando l'essere intero della persona viene occupato dal bene, dal bello, dal giusto. La pace è armonia: tra uomo e cosmo, tra uomo e uomo, tra uomo e Dio. Per questo il Papa parla di una "ecologia della pace": essa è parte necessaria di un mondo senza violenza, di una storia senza ingiustizia, di una società senza discriminazioni.
Ecco, allora, l'augurio: "Il Dio della speranza vi riempia di ogni gioia e pace nella fede, perché abbondiate nella speranza per la virtù dello Spirito Santo" (Rm 15,13).
Ed ecco l'invocazione: "Dona a noi la pace"!
+ Lorenzo Chiarinelli
Vescovo di Viterbo