Senza filtro - Si è svolto l'altro ieri alle 17 nella presidenza della giunta regionale l’incontro tra Regione Lazio, Provincia di Viterbo e una delegazione di sindaci della Tuscia sulla questione legata alle tariffe dei rifiuti.
Erano presenti il commissario straordinario Stefano La Porta, Maurizio Venafro della presidenza della giunta regionale, l’assessore provinciale all’Ambiente Tolmino Piazzai, il presidente della commissione ambiente della Provincia di Viterbo Mario Fanelli e i sindaci dei Comuni di Tuscania, Farnese, Monterosi, San Lorenzo Nuovo, Proceno, Oriolo Romano, Canepina, Bassano Romano, Montefiascone e Vallerano.
La riunione è stata introdotta da una relazione dell’assessore Tolmino Piazzai, che ha elencato le richieste dei Comuni della Tuscia e della Provincia alla Regione Lazio, ovvero la revoca del decreto Verzaschi (30 del 7 aprile 2005) e di farsi carico del pregresso (2000-2005) maturato dai Comuni.
Il commissario La Porta ha poi spiegato i motivi tecnici per cui non è possibile revocare il decreto Verzaschi che prevede una tariffa pari a 79,20 euro -, chiarendo che facendolo si rischierebbe di peggiorare l’attuale situazione, in quanto è prevedibile un aumento della tariffa fino a 88,36 euro. Per quanto riguarda il pregresso invece l’incontro è servito perché i presenti sono venuti a conoscenza di una decisione arbitrale in esecuzione ad una delibera di giunta regionale del 28 aprile 2005 (sottoscritta ai sensi dell’articolo 806 del codice di procedura civile) tra Regione Lazio - allora ancora presieduta da Francesco Storace - ed Ecologia Viterbo, in cui la Regione riconosce alla società le somme pregresse, che i Comuni sono tenuti a pagare, confermando quindi la necessità di saldare gli arretrati.
Il rappresentante della presidenza regionale, Maurizio Venafro, ha da parte sua illustrato le proposte della Regione, che si impegna ad aprire, già dalla prossima settimana, un tavolo di confronto per verificare tutta la vicenda. E inoltre ha detto che con l’ausilio del bilancio regionale si cercherà di venire incontro ai Comuni per il saldo del pregresso.
“Questa situazione commenta Piazzai - è stata lasciata per troppo tempo a se stessa e lo dimostra il fatto che gli atti della Regione Lazio il decreto Verzachi e la deliberazione di giunta del 28 aprile 2005 hanno cercato troppo tardi di sanare un contenzioso lasciato marcire per sei anni. La proposta di attivare un tavolo per definire la situazione attuale e aiutare i Comuni a pagare il pregresso determinerà, ci auguriamo, la chiusura di questa annosa vicenda. Importante è trovare da subito una posizione univoca di tutti i Comuni, al di là degli schieramenti politici, con cui misurarsi nel tavolo regionale, altrimenti avremo perso prima di iniziare”.