Riceviamo e pubblichiamo
- Sono Giovanni Bonina il giovane calciatore della ASD Calcio Tuscia di Viterbo che domenica 3 dicembre durante la partita di calcio contro la VIS Aurelia di Roma, è stato violentemente aggredito da un giocatore della squadra avversaria.
Voglio approfittare della vostra disponibilità innanzitutto per tranquillizzare, tutte le autorità i dirigenti del calcio locale e nazionale, i conoscenti e gli amici, che attraverso ogni mezzo mi sono stati vicini in questo triste e brutto momento, sulle mie condizioni: sto bene e sono tornato a casa.
Scrivo questa lettera per rivolgere un grande e doveroso ringraziamento di vero cuore a tutti coloro che mi sono stati vicini durante questo momento così difficile della mia vita di adolescente. Mi auguro soprattutto che possa essere servito da lezione e che non accada a nessun altro.
Per mia fortuna non ricordo ancora nulla di quella triste domenica se non di avere effettuato il riscaldamento prepartita e di essermi poi svegliato in un letto dell’ospedale Gemelli di Roma.
Ho letto con molta attenzione la lettera di scuse di Alessandro, così si chiama il ragazzo che mi ha aggredito in campo, e che ha fatto pubblicare su un giornale di Viterbo. Ho riflettuto molto. Ho capito il suo pentimento ma purtroppo ad oggi non riesco a comprendere e quindi perdonare il suo folle gesto. In tutta sincerità non sono ancora pronto per accettare le sue scuse, e per fortuna posso farlo. Spero che il tempo mi aiuti, in quanto non cerco vendetta ma giustizia.
Ricordo con piacere ed affetto la solidarietà e la vicinanza mostratami in ospedale da alcuni ragazzi della squadra avversaria ed in modo particolare quella di Luca, e della sua ragazza Valentina, che da come mi hanno raccontato, per primo e con forza ed evitandomi il peggio, ha allontanato il mio aggressore. Sono certo che tutti i presenti e molti ragazzi della VIS Aurelia hanno sofferto e biasimato il gesto del loro compagno. Grazie Luca.
Grazie ad Angela, l’infermiera che mi ha accolto all’arrivo in ospedale e che mi è stata sempre vicino confortandomi con affetto. Grazie a tutti i medici del pronto soccorso.
Un ringraziamento va al presidente Sergio Pollastrelli della società del Barco Murialdina per la solidarietà e le belle parole che ha speso pubblicamente nel suo messaggio. Signor presidente confermo a lei e a tutti che la mia passione per il calcio non è finita e non finirà mai e farò del tutto per essere in campo nella partita che disputeremo tra due settimane e sarà come sempre un bel derby.
Voglio infine ringraziare il presidente, i dirigenti gli allenatori i ragazzi ed i genitori della mia società l’ASD Calcio Tuscia , per tutto quello che hanno fatto per me con grande affetto e partecipazione.
Permettetemi un ringraziamento particolarissimo ad Angelo al mister Massimo a Mario, a Oliviero, che per primi mi hanno soccorso sul campo, e ai miei compagni di squadra e ai loro genitori che, da come mi hanno raccontato mio padre e mia madre, non ci hanno lasciati fino a che le mie condizioni non sono state accertate dai medici del policlinico Gemelli, e che con la loro presenza e la loro solidarietà mi hanno manifestato il loro grandissimo affetto del quale io ed i miei genitori non sapremo mai come ringraziarli.
Spero di non aver dimenticato nessuno e se lo avessi fatto chiedo scusa già da ora.
Grazie di tutto
Giovanni Bonina