Senza Filtro - Si può contestare tutto ad Antonio Melani, tuttavia è doveroso riconoscergli l’impegno, la costanza, la precisione e la cadenza delle sue uscite annuali su problemi del tutto inesistenti, esposti tra l’altro con tanta passione ed invidiabile descrizione.
L’uscita riservata a questo appena nato 2006 riguarda la monopolizzazione delle manifestazioni del territorio di Bagnoregio ed i contributi dati alla associazione “Ricci” per svolgere la serata bagnorese di “Viterbo con amore”. Finale scoppiettante, la gravità del fatto che io sono il presidente della associazione “Ricci” nonché figlio del sindaco di Bagnoregio e che altri due membri sono, uno il figlio del presidente del consiglio comunale e l’altro il cognato di un consigliere.
Innanzitutto vorrei chiarire a Melani che l’associazione “Ricci” non è un club per persone che hanno in comune la passione per i simpatici animaletti e nemmeno un gruppo di super permanentati. L’associazione “Alberto Ricci” è un gruppo di persone che si impegna ogni qual volta vuole e sente di dare un contributo al paese e alla gente. Tutto questo in nome di un ragazzo…un amico che non c’è più ma che ci piace ricordarlo e tenerlo presente come lui ha sempre voluto. Tutto qui.
A parte il fatto che è legale che il figlio del sindaco e qualunque altro cittadino di una comunità possa avere diritto e dovere di far parte di una associazione, possibile che Melani sia così superficiale da non capire che in un paese di poche anime è comprensibile che le persone che partecipano alle varie iniziative siano sempre quelle? “Viterbo con amore”, “Rock Garden”, cene di solidarietà etc.
Beh… c’era bisogno di fare addirittura un ricorso alla corte dei conti? C’era veramente bisogno di mettersi contro una associazione…l’unica associazione aperta ai giovani? Certo è che i cittadini di Bagnoregio aspettano anche il contributo sociale di Antonio Melani e di qualche suo collaboratore, ma lui è praticamente assente da tutte le attività socio-culturali e ricreative, tranne da quella di illuminare una volta all’anno la sede dei Ds di Bagnoregio per cercare di mettere insieme “i cocci”. Melani è un pò come Baciarello.
Baciarello tre anni fa scrisse su una fanzine locale della sinistra, che il comune aveva dato 500 euro all’associazione, ma che non erano sufficienti alla realizzazione di simile manifestazione e quindi metteva in dubbio la serietà degli organizzatori facendo esternazioni del tipo: Ma dove li prendono i soldi? Poi scrisse un’altra cosa veramente simpatica: “…il Rock Garden, sicuramente una manifestazione degna di nota…” Lui a quella manifestazione non partecipò minimamente.
Beato Francesco…c’ha sempre la strada spianata….è una fortuna che Melani rappresenti i Ds di Bagnoregio.
Evviva il rock garden…evviva L’associazione Culturale Alberto Ricci”
Giovanni Pompei
Presidente associazione Ricci
Caro Tonino,
ho lasciato passare qualche ora, dopo aver letto ciò che hai scritto su Tusciaweb.
Non volevo neanche rispondere ed infatti non lo farò, non c’è bisogno poiché tutte le cose che enunci sono già state dimostrate, da me, con documenti alla mano, prima di renderle pubbliche.
E’ questo, caro Tonino, che fa la differenza di qualità tra gli uomini.
Ci sono due categorie di persone che fanno politica: “i politici” ed i “politicanti”.
I primi sono quelli che usano la politica per migliorare lo “status” della propria gente, i secondi sono quelli che usano la politica per trarre sempre e solo vantaggio personale.
Non volevo risponderti, caro Tonino, perché sono convinto che i potenziali lettori di questa “querelle” non hanno affatto bisogno di ulteriori chiarimenti.
“Loro”, quegli spettatori che tutti noi dovremmo tenere sempre un po’ di più in considerazione sono i nostri elettori.
La democrazia prescrive che dovrebbe essere l’elettore l’unico arbitro in grado di dare giudizio.
A Bagnoregio e nel suo Comune questo giudizio è stato già dato, in maniera chiara ed inequivocabile.
Nel 1999, alla mia prima esperienza elettorale diretta presi 69 preferenze, alle comunali del 2004 le mie preferenze diventarono 325, alle provinciali del 2005, queste salirono vertiginosamente a 1088 (quasi il 50% dei voti validi).
Questi fatti parlano da se e sono già di per se una risposta importante ed esauriente.
Tu, Tonino, invece prova a spiegare la coerenza politica che da sempre ti contraddistingue, per esempio quando ti presentasti alle elezioni comunali nella lista con a capo il coordinatore di Forza Italia contro la lista del segretario comunale dei Ds Giuseppina Gentili o perché, alle ultime provinciali, il tuo partito ha dimezzato i voti politici ottenendo il peggiore risultato in assoluto dal dopoguerra.
Questo disastro elettorale è stato soltanto il frutto della tua incapacità politica o dietro ad esso si nascondeva il rancore che nutrivi e hai spesso, pubblicamente, palesato verso Giuseppe Fraticello e Nazzareno Bianchi, ai quali sono inspiegabilmente mancati molti, troppi voti?
Scendi dalla cattedra, caro Tonino, lascia fare politica a chi la fa veramente per il bene degli altri, a chi non è vulnerabile a causa di quegli scheletri che dall’armadio fremono per ritornare in vita.
Voglio rassicurarti che i deboli, gli svantaggiati ed i meno abbienti che hai tanto a cuore, nulla avranno da temere, possono contare sempre su questo piccolo consigliere-vicesindaco di paese che ha fatto dell’amore per il suo paese e della sua gente una ragione di vita.
Spero di averti tolto una grossa preoccupazione, ora puoi tornare a sguazzare tranquillo nella piscina Hollywoodiana del tuo palazzo.
Con simpatia
Francesco Bigiotti