Senza Filtro - Devo purtroppo constatare che anche sulla questione dellaeroporto civile, come per altri argomenti che riguardano il futuro del territorio, gran parte dei politici e delle istituzioni del Viterbese hanno dato sfogo allesercizio che riesce loro meglio, che è quello della divisione stizzita, alimentata dalla polemica feroce, al seguito di ragioni esclusivamente partitiche o di schieramento.
Insomma, pure stavolta, al di là della reale portata del caso in discussione, ciò che è emerso è uno scenario estremamente frazionato, assolutamente in contrasto con la strategia che, viceversa, sarebbe il caso di adottare, per fare in modo che la Tuscia non subisca lennesima beffa.
Facendo sommessamente notare che le reazioni di sdegno provenienti dal centro-destra mi sembrano quanto meno azzardate, avendo questo schieramento governato negli ultimi cinque anni tutte le istituzioni coinvolte in questa, e in altre operazioni, che non mi pare abbiano avuto sviluppi significativi nel lustro in questione (mi sembra quindi avventuroso imputare a noi eventuali ritardi), vorrei ricordare, come ho già fatto in passato, ad esempio per la superstrada Viterbo-Civitavecchia, per la verità senza che nessuno si smuovesse dalle sue posizioni, che se una possibilità cè, per il Viterbese, di ottenere qualcosa, ciò può accadere solamente attraverso una sana azione di lobbyng territoriale, alla quale tutti dobbiamo contribuire, in maniera trasversale, senza distinzioni di colore o di bandiera.
Solamente se saremo capaci di abbandonare le logiche della primogenitura, o, ancora più grave, del tanto peggio tanto meglio, riusciremo, forse, a ripianare il gap che ci allontana sempre più da ogni accettabile ipotesi di sviluppo. Lalternativa è proseguire in ordine sparso, come è successo finora, con lunico risultato che le nostre divisioni continueranno a servire da alibi ai Gattopardi di turno.
Regino Brachetti
assessore regionale agli Affari Istituzionali, Enti Locali e Sicurezza