- La girandola di prese di posizione successive al mio intervento sullaeroporto mi fanno pensare che, probabilmente, non sia stato ben compreso e, per questo, ritengo utile tornare sullargomento per completezza di pensiero.
Né la Margherita, né lassessore Ciani, né tanto meno il sottoscritto sono contrari o non vogliono che Viterbo si doti di uno scalo civile di linee aeree.
Ciò che non vogliamo è una cattedrale nel deserto o, peggio ancora, unopera incompiuta; perché di promesse in questi ultimi anni ne abbiamo sentite tante, ma fra tutte le azioni che Giulio Marini ci ha ricordato di aver compiuto non mi sembra che ce ne sia stata una ad aver realmente contribuito allo sviluppo permanente della provincia.
Vogliamo parlare di terme? O di infrastrutture? Oppure delle labili tracce lasciate dalle iniziative sempre più di nicchia e autoreferenziate dellAzienda Provinciale per il Turismo?
Certo, di sagre e feste paesane per carità, anche queste ci vogliono ce ne sono state tante, ma non mi pare che ci sia stata unutilizzazione delle risorse economiche finalizzata a una prospettiva di sviluppo.
E poiché governare bene si mette in pratica con la programmazione intelligente degli interventi e, soprattutto, col non sperperare i soldi dei contribuenti, occorre che i vari attori coinvolti in questa vicenda aeroportuale, a cominciare da Comune, Provincia e CCIA, vadano oltre la pronuncia di belle intenzioni per passare a fatti più concreti.
Anche noi della Margherita vorremmo un bel aeroporto vicino casa, comodo, pratico e fonte di reddito per la nostra città; siamo disposti a fare tutta la nostra parte perché divenga una realtà ma siamo anche intenzionati ad essere seri nei confronti dei cittadini viterbesi.
Apriamo dunque un confronto, in sede locale e in sede di predisposizione del bilancio regionale, chiariamoci sul costo dellintrapresa, sulle risorse esistenti e su quelle che potranno verisimilmente arrivare anche per mezzo del programma di sviluppo aereo UE; discutiamo pubblicamente del piano industriale, diciamo quali vettori sono interessati a far scalo a Viterbo e facciamo partecipare la Savit s.p.a. al Forum degli Aeroporti Regionali per costruire una partnership con le compagnie nazionali ed internazionali.
Riconosco che lassessore Ciani avrebbe potuto avviare un dibattito più articolato prima di esprimere le sue perplessità ma, in conclusione, la polemica aperta non può che fare bene alla città: in questo modo, a decidere lopportunità di una scelta piuttosto che unaltra, a chiedere alla Regione il miglior intervento a proprio favore, potranno essere gli stessi viterbesi.
Angelo Allegrini
Segretario della Magherita