Senza Filtro - Cogliamo l'occasione, nata dai numerosi interventi ospitati sul web, a proposito del fare o non fare l'aeroporto a Viterbo, per tornare a parlare dei ben noti problemi che ogni giorno assillano centinaia di pendolari viterbesi.
Ancora una volta, notiamo con nostro sommo dispiacere il deleterio, annoso ed ormai molto più dannoso rimpallarsi, da parte dei nostri politici le responsabilità e/o incapacità di poter dotare la nostra provincia di infrastrutture che permettano miglioramenti efficaci di collegamento per una crescita economica degna di un territorio che voglia dare occupazione e benessere ai suoi cittadini.
In questo gioco di dialettica infruttuosa, per la prima volta almeno per noi, sentiamo anche voci che provengono dalle varie associazioni economiche locali quali Piccola Industria Associazione Industriali o la Camera di Commercio viterbese che, tra le varie affermazioni a favore della realizzazione dell'aereoporto citano testualmente:
- “è vicinissimo a Roma, è collegabile da subito in un'ora di treno”
- “una scelta strategica, soprattuto in previsione del completamento delle altre infrastrutture viarie e ferroviarie, con enormi vantaggi per l'intero sistema dei trasporti nel Lazio”
Solamente chi non conosce i problemi che purtroppo noi da anni sopportiamo, potrebbe farsi convincere e non sorridere amaramente di fronte a talune affermazioni e non pensare a quali “affari” si celino dietro a prese di campo così veementi.
A questo punto, quindi, ci piacerebbe porre alcune domande alle quali vorremmo delle risposte preferibilmente di persona, e non solo sul web:
- chi e con quali soldi si dovrebbe costruire questo famigerato aeroporto?
- vi sembra buona amministrazione o pianificazione fare prima l'aeroporto e poi occuparsi dei collegamenti?
- Se tale costruzione è già in fase avanzata, non era forse meglio raddoppiare prima il collegamento ferroviario ROMA-VITERBO ?
- L' amministrazione della provincia di Roma con proprie risorse ha contribuito alla fornitura di nuovi treni in servizio nella provincia di Roma, non sarebbe ora di pensare ad iniziative del genere anche da noi, se proprio politici e forze economiche aspirino a far “ decollare” il nostro territorio?
- Sono anni che il comune di Viterbo chiede alla Regione la deroga per non chiudere il passaggio a livello in alcune ore del giorno, non si poteva nel frattempo cercare risorse ed almeno iniziare o provare a mettere in cantiere il famoso progetto di interramento dei binari che precedono la stazione di porta Fiorentina?
- Se ci fossero finanziamenti Regionali per contribuire a migliorare le infrastrutture dei trasporti regionali, a nessuno è venuto in mente che sarebbe meglio prima fare le strade e le ferrovie e poi eventualmente gli aereoporti? Oppure siamo ancora nella logica simil-imprenditoriale che prima si costruiscono i quartieri-dormitorio, salvo poi accorgersi che mancano i servizi primari?
- E da ultimo, ci piacerebbe sapere quale treno ha abitudine frequentare il presidente Piccola Industria Associazione Industriali che in un'ora lo trasporta a Roma.
A dispetto di tutti i “geniali” esponenti che ogni tanto, e a tempo perso, si occupano del problema trasporto locale, siamo, dopo anni di “lotta” ancora qui alle prese con disagi ferroviari ormai a livello nazionale, che tutti conoscono, o quasi, con tempi di percorrenza ben al di sopra l'ora, quando tutto va bene e non ci sono ritardi.
Noi, nonostante tutto, restiamo ancora fiduciosi che politici e persone di buona volontà vogliano concretamente migliorare la grave situazione attuale, senza fare troppi “voli” pindarici, ma assicurandosi migliori ed efficaci trasporti terrestri.
Movimento spontaneo pendolari di Viterbo