Senza Filtro - Soltanto alcuni giorni fa, in seguito ad alcune segnalazioni pervenute alla polizia municipale, è stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco, prontamente intervenuti per mettere in sicurezza parte del tetto di San Costanzo, chiesa a navata unica in stile Barocco che si trova tra l'attuale Corso Umberto I e via del Plebiscito nel centro storico di Ronciglione.
In effetti la copertura e tutta la struttura della chiesa versano in una situazione talmente preoccupante, da rendere necessaria la limitazione del passaggio a pedoni e mezzi di trasporto per tutta la lunghezza dell'edificio, con la conseguente trasformazione della percorrenza di via del Plebiscito in un senso unico.
L'Ecclesiaste recitava: “Non c'è nulla di nuovo sotto al sole” e mai come adesso ripercorrendo le vicissitudini della chiesa di San Costanzo, il concetto dell'immobilità storica sembra ripresentarsi appieno: nel 1699, a soli settanta anni dalla costruzione della chiesa, la Confraternita della SS. Annunziata si dovette impegnare per recuperare i fondi necessari per il restauro delle mura dell'edificio che minacciava rovina.
La cosa sembra strana ma in quell'occasione i volenterosi confratelli riuscirono ad evitare che l'edificio crollasse.
Soltanto venti anni prima, siamo nel 1677, la chiesa dedicata alla SS. Annunziata e conosciuta con questo nome, aveva accolto le spoglie del corpo di San Costanzo martire traslato da Roma e probabilmente, come conseguenza di questo avvenimento il popolo ronciglionese aveva iniziato a chiamare la chiesa con il nome del martire che ospitava.
Ma come accennato, niente è più nuovo della Storia e come già successo nel 1699, oggi le mura, anzi il tetto e la chiesa di San Costanzo, necessitano di un nuovo definitivo restauro. Ora auspichiamo che l'Amministrazione Comunale e tutta la comunità di Ronciglione, si impegnino in tempi brevissimi a recepire i fondi per l'immediato consolidamento della chiesa, nella prospettiva di quanto già avvenuto per il restauro del Duomo. Nel frattempo il parroco don Silvio Iacomi, vista l'urgenza della situazione, ha già avviato le prime pratiche necessarie per la richiesta dei finanziamenti regionali.
Tommaso Valeri