Senza Filtro - La scomparsa di Donatella Colasanti ci costringe a ricordare e ad assumerci l'impegno di “non far dimenticare” il fatto di inaudita e criminale violenza di cui, a 17 anni, fu vittima insieme a Rosaria Lopez.
Solo pochi mesi fa, in seguito alla scarcerazione di Izzo e al nuovo duplice assassinio da lui commesso e al giallo della morte di Ghira, le cronache avevano già ricondotto alla memoria i terribili fatti del Circeo. Il Circeo, luogo bellissimo e mitologico, è diventato per noi il luogo simbolo della violenza, quella che si esercita per riaffermare e radicare il potere dell'uomo sulla donna.
L'efferatezza con cui, in tali casi “estremi” si esplicita questo dominio, non cancella tutte le sopraffazioni, i soprusi, le violenze psicologiche che si compiono quotidianamente sulle donne dentro e fuori la famiglia e che la società intera, di fatto, nell'indifferenza tollera, quando non giustifica.
Per cambiare la cultura maschile della prevaricazione, per affermare l'autodeterminazione delle donne, l'inviolabilità del nostro corpo, contro la violenza privata e quella dei poteri forti che avallano e normano sulle libertà e sui diritti di donne e uomini, contro uno Stato che invece di dare sostegno e servizi giudica sulla moralità sabato 14 gennaio alle 14,30 ci saranno due manifestazioni gemellate a Roma e Milano.
E' importante partecipare in tante/i: per la liberta' femminile origine di tutte le liberta' e misura della democrazia, per la difesa della 194 contro la intimidazione e la colpevolizzazione delle donne!
Associazione Erinna
donne contro la violenza alle donne