Senza Filtro - La Consulta del dipartimento di salute mentale della Asl di Viterbo chiude lanno di lavoro con soddisfazione per lavvenuto trasferimento del Servizio psichiatrico di diagnosi e cura (Spdc) allospedale Belcolle. Dopo anni e ripetuti episodi di protesta il sevizio trova finalmente il suo legittimo allocamento grazie allintervento dellassessore della Regione Lazio Battaglia e del direttore generale della Asl Aloisio.
Questo trasferimento è un atto rivoluzionario rispetto alla storia di questo reparto: i locali degradati e la promiscuità poi il primo trasloco, dopo loccupazione dellospedale Vecchio da parte dellassociazione dei familiari. Di nuovo il degrado, lisolamento come nel medio evo, la spedizione dei malati in posti lontani dalla casa e dai familiari
e oggi le persone con disagio psichico grave hanno, a Viterbo, pari dignità rispetto a coloro che soffrono di altre patologie. Il loro ricovero non sarà più un calvario fatto di attese esasperanti e la loro vita sarà giustamente tutelata e messa al riparo da ritardi di intervento dovuti al distacco logistico che cera tra il Spdc e il pronto soccorso di Belcolle.
La legge stabilisce che il Spdc deve stare nella struttura ospedaliera, è stato compiuto un primo passo per onorare questa disposizione, trovano difatti posto i primi otto letti nel reparto di malattie infettive in attesa che si realizzi il nuovo corpo A3, che si prevede sia terminato entro due anni, dove si sposterà oncologia, lasciando lattuale reparto alla Psichiatria, peraltro ad essa già ai tempi destinato.
La consulta vuole ringraziare gli utenti del reparto infettivi e lassociazione Camminando insieme per aver dato la possibilità di utilizzare il loro spazio e onorerà limpegno di sollecitare il direttore generale e lassessore regionale a mantenere la promessa di terminare i lavori a Belcolle entro due anni.
Per la Consulta il presidente
Vito Ferrante