Senza Filtro - I propositi di fine anno del ministro Storace farebbero sorridere se non lo conoscessimo come già presidente della regione Lazio.
Allonorevole Storace le associazioni dei familiari e scientifiche di Viterbo fecero uninterrogazione su un caso di un ragazzo ricoverato in un istituto privato accreditato, interrogazione che si dovette ripetere dopo un anno per la sopravvenuta morte del paziente.
Né alla prima, salvo una letterina di facciata in cui ci garantiva il suo interessamento, né alla seconda interrogazione ci fu risposta. Oggi capiamo bene perché. Perché, usando lalibi della legge 180 che non funziona, si vogliono caldeggiare gli affaristi senza scrupoli che lucrano sul disagio mentale, mascherando dietro a strutture abbellite ed infiorate i nuovi manicomi.
La legge 180, inglobata poi nella legge 833, prevede la presa incarico con i centri di salute mentale aperti 24 ore su 24, dovrebbero esserlo e ci dovrebbero essere dei letti per consentire di superare le crisi ed evitare il ricovero, le strutture a vario grado di protezione, il trattamento sanitario obbligatorio, con delle garanzie per il paziente, il reinserimento sociale e linserimento lavorativo, il coinvolgimento delle famiglie.
Tutto questo esige un territorio dotato di comunità, case alloggio, case famiglia e soprattutto di personale, quindi risorse che sono state da sempre sottratte e negate alla salute mentale.
Il ministro Storace pensasse e agisse per far rispettare la normativa esistente, gli standard previsti dal progetto obiettivo nazionale per la salute mentale, ad attivare le risorse per la completa applicazione della legge 180, per le strutture intermedie, a togliere il blocco delle assunzioni, ad assicurare la continuità terapeutica per provvedere ad eliminare quel calvario a cui sono sottoposti pazienti e famigliari ogni tre mesi, ogniqualvolta cioè cambia il medico.
Proponiamo al ministro Storace di essere il Brubaker della situazione di farsi ricoverare, in incognito, in un Spdc, di farsi contenere farmacologicamente, di farsi legare, di farsi prendere in carico da un centro di salute mentale e, magari, di farsi rinchiudere in un ospedale psichiatrico giudiziario, suggeriamo ad esempio Montelupo Fiorentino.
Dopo parleremo dei suoi propositi di mettere mano alla legge 180.
Associazione Familiari e Sostenitori Sofferenti Psichici della Tuscia
Psichiatria Democratica - Viterbo