Senza Filtro - All'attenzione della Prefettura di Viterbo
dei Presidente delle Giunte della Provincia di Viterbo
e della Regione Lazio
E' inamissibile il comportamento dei potentati economici come TELECOM, ENEL , e via dicendo. La protesta della gestrice del bar di Civita Castellana (che attende da parecchie settimane una squadra per sistemare la sua ricevitoria dell'Enalotto) è la voce di una donna coraggiosa che giustamente protesta, mentre altri cittadini che subiscono medesime ingiustizie se ne stanno zitti per paura.
Il sottoscritto ne sa qualcosa. Nel febbraio 2005 i nuovi contatori ENEL del mio condominio presero inspiegabilmente fuoco, causando danni di una certa
gravità.
Altri episodi di inspiegabili corto-circuiti in quel periodo accaddero non solo a Fabrica, ma anche in varie regioni d'Italia, tutti passati sotto silenzio.
Da allora, e nonostante miei numerosi solleciti, nessuna squadra di operai ENEL è
ancora intervenuta per sistemare i contatori provvisori.
Anzi, per poter riuscire a parlare con un responsabile ENEL, ho dovuto interessare più volte la prefettura di Viterbo, dal momento che il mio caso non rientrava nei casi previsti dal callcenter dell'ENEL, e tutti mi scaricavano gentilmente.
E che dire della TELECOM, che mi sta addebbitando da vari mesi i costi di Teleconomy senza che io abbia mai dato la mia adesione per iscritto, il cui ufficio ho tentato più volte di contattare per telefono senza mai riuscirci, e alla quale ho mandato una disdetta scritta con ricevuta di ritorno e senza ottenere ancora una risposta?
La verità è che i potentati economici, per non avere fastidi, hanno eliminato il contatto personale, diventando così dei mostruosi organismi senza volto, dei palazzi kafkiani. E noi, poveri contribuenti, ci troviamo a combattere una guerra contro un nemico che non solo ha una potenza economica ottenuta grazie ai privilegi, ma è inafferrabile come un fantasma.
Cara e gentile signora di Civita Castellana, cari cittadini vessati, scrivete alle prefetture,
interessate i giornali (che un po' di spazio ce lo danno) protestate presso i sindaci dei Comuni , le presidenze della Provincia e della Regione Lazio, cercate di far intervenire le istituzioni. Se siamo in tanti ad insistere sono sicuro otterremo più diritti e uno spazio maggiore di democrazia.
Gualdo Anselmi - referente Italia dei Valori per
Fabrica di Roma