Senza Filtro - Il consiglio comunale di Nepi, venerdì 30 dicembre 2005, delibera lattuazione della raccolta differenziata integrale quale sistema necessario al fine di raggiungere obiettivi di risparmio economico ed una forte ed incisiva difesa dellambiente.
I metodi e i procedimenti che finora sono stati adottati per la gestione dei rifiuti, devono essere necessariamente rivisti da un nuovo punto di vista, considerato il continuo degrado che avanza con la conseguente minaccia del territorio, oltre alle onerose spese che bisogna sopportare per servizi e smaltimento in discarica dei rifiuti prodotti su tutto il territorio nepesino.
Sottrarre allo smaltimento il 10% dei rifiuti, collocando campane e cassonetti stradali per vetro, plastica, carta, ecc. non ha consentito di raggiungere i risparmi economici tanto sperati.
Il valore ecologico della raccolta differenziata attuale è stato sicuramente riconosciuto, ma ciò non ha portato ad ottenere obiettivi tali da rinnovare e sperare ancora sullattuale sistema di gestione basato raccolta dei rifiuti tramite la dislocazione di quasi trecento cassonetti stradali.
Fino a pochi anni addietro, era normale pensare che il riciclaggio del 5-10-15% sulla produzione complessiva dei rifiuti fosse un esito soddisfacente; ma, dati alla mano, dobbiamo registrare sia un aumento di produzione di rifiuti sia un dato negativo nel rapporto fra il servizio offerto e il relativo costo.
Le norme nazionali di riferimento nel settore della gestione dei rifiuti sono quelle dettate dal Decreto Legislativo n. 22 del 5 febbraio 1997. Tale decreto individua come strumento principe nella gestione dei rifiuti il sistema integrato di gestione, finalizzato ad una corretta individuazione dei percorsi di riciclo, recupero e smaltimento da far seguire alle singole frazioni merceologiche, oltre che di prevenzione e di riduzione della produzione dei rifiuti.
Inoltre il decreto stabilisce, fra laltro, il limite minimo di 35% di raccolta differenziata da raggiungere, il quale fa seguito un incremento del corrispettivo da pagare per il conferimento in discarica se tale dato non viene coperto.
Tali strumenti sono assolutamente coerenti con lorientamento comunitario volto allo sviluppo di un corretto sistema integrato della gestione dei rifiuti; infatti il raggiungimento degli obiettivi indicati è possibile solo se si attua a monte la raccolta differenziata, indirizzando le frazioni separate ai cicli di riciclo/recupero, destinando a discarica solo ciò che non possa essere effettivamente recuperato o riciclato.
La maggiore articolazione del nuovo servizio che si sta proponendo, rispetto a quello fino ad oggi attuato, comporta un approccio più complesso che tenga conto in fase di progettazione delle diverse variabili tutte derivanti dalle caratteristiche socio economiche del nostro territorio. Data la specificità dei materiali da raccogliere (tipologia e quantità), le scelte sulle frequenze di raccolta, sui mezzi e le attrezzature da impiegare, sulle risorse umane, saranno interdipendenti.
Tra i principali dati che dobbiamo necessariamente tenere conto nella fase progettuale del nuovo sistema, oltre naturalmente alla dimensione demografica di Nepi, è bene considerare attentamente almeno:
- il livello di variabilità della popolazione
- lincidenza sulla produzione di rifiuti della struttura produttiva e commerciale
- le abitudini di consumo della popolazione nepesina
La raccolta differenziata degli scarti organici, in particolare degli avanzi di cibo, sia essi prodotti da utenze domestiche o collettive, è il cardine di qualsiasi sistema efficace di gestione integrata dei rifiuti urbani.
Il successo del sistema che noi oggi stiamo proponendo è fondato, in modo determinante, sulla crescita comportamentale e consensuale dei cittadini e sullindividuazione di un modello organizzativo di raccolta coerente con i diversi contesti urbanistici.
Spesso si sostiene che lintroduzione della raccolta differenziata integrata comporti costi molto elevati dovuti allimpiego dei mezzi, personale ed attrezzature. In realtà tutto questo è vero solo se la raccolta integrale è concepita come servizio aggiuntivo e non come servizio integrato. Ciò presuppone la necessità (ma forse è più appropriato parlare di opportunità) di rivedere complessivamente lorganizzazione dei circuiti di raccolta e di utilizzare mezzi e attrezzature appropriate, magari con lutilizzo di automezzi leggeri.
Tutto questo sta accadendo nello scenario italiano: i comuni con lintroduzione della raccolta differenziata integrale, provvedono decisamente più in generale alla riorganizzazione delle raccolte per intercettare il massimo possibile le frazioni riciclabili, portando alla massima produzione tutto il sistema operativo e minimizzare i costi di esercizio delle stesso.
I comuni che hanno raggiunto i più elevati risultati hanno:
- esteso la raccolta domiciliare, oltre allorganico, alle altre frazioni recuperabili, carta, secco riciclabile e spesso anche al rifiuto urbano residuo quindi lassenza di componenti putrescibili da secco residuo ha permesso di ridurre le frequenze di raccolta;
- ridotto i volumi della raccolta dei rifiuti indifferenziati;
- attribuito un ruolo strategico alle isole ecologiche;
- individuato un parco automezzi più rispondente alle caratteristiche del territorio;
organizzato e formato una struttura operativa capace anche di gestire i dati relative alle raccolte.
Lavvio della raccolta differenziata integrale deve essere accompagnato da una capillare informazione degli utenti. I cittadini dovranno essere coinvolti per partecipare con convinzione ai nuovi impegni; informati per fruire nel modo migliore dei servizi offerti.
Una adeguata campagna di informazione rende penetrante il messaggio rivolto allutenza. Dove cè un continuo rapporto tra lutente e lerogatore di servizi, lutilizzo di adeguate campagne di sensibilizzazione può rappresentare la differenza tra il successo e linsuccesso di un nuovo servizio come quello che stiamo promovendo.
Si rinnova, ancora una volta, linvito ai componenti della minoranza comunale a partecipare alla creazione del progetto. E nostro impegno convocare al più presto tutte le realtà associative, sindacali, politiche, imprenditoriali della città di Nepi per discutere insieme il nuovo sistema di gestione dei rifiuti.
Moreno Mengari
Assessore ambiente ecologia
Nepi