Col Filtro - Visto che siamo stati chiamati in causa per un nostro esposto circa levento-veglione svoltosi presso la Fiera di Viterbo afferma Massimo Miscia, presidente provinciale del Silb, il sindacato che associa i gestori dei locali da ballo dellAscom-Confcommercio rendiamo pubblici gli estremi di quel nostro atto del 23 dicembre scorso, rivolto al prefetto, al sindaco di Viterbo, al presidente della Provincia e agli organi di polizia, di vigilanza e di controllo".
Questi i contenuti dell'esposto.
in rappresentanza di numerosi gestori di locali da ballo della provincia nostri associati, veicolando le loro preoccupazioni e a tutela dei loro legittimi interessi, riteniamo che levento-veglione previsto per il 31 dicembre, presso la Fiera di Viterbo, (
omissis
) debba svolgersi con un elevatissimo numero di invitati e/o partecipanti paganti; ciò in considerazione della necessità da parte degli organizzatori di far fronte alla copertura degli investimenti sostenuti per una ingente campagna pubblicitaria e dellaltisonanza delle personalità del mondo dello spettacolo coinvolte, dei Dj e dellelevata consistenza economica dei rispettivi gettoni di presenza.
In considerazione del fatto che, peraltro, ad oggi non è stata convocata la preposta Commissione comunale di vigilanza per lanalisi della fattibilità e delle capienze, supponiamo che liniziativa debba intendersi autorizzata con la capienza già attribuita alla sede della Fiera di Viterbo per eventi da ballo già svoltisi in passato (
omissis
)
Tutto ciò premesso, chiediamo a quanti in indirizzo, ciascuno per le proprie specifiche competenze, di vigilare sugli afflussi allevento...
"Un esposto, dunque - continua Miscia - , in cui non nascondendo le nostre legittime preoccupazioni di interesse economico profetizzavamo possibili ripercussioni negative di ordine pubblico. Tutto ha trovato riscontro: alcuni locali hanno dovuto rinunciare a festeggiare coi propri clienti il capodanno, gli altri hanno subito significativi cali di presenze. Per non parlare dei disagi di viabilità in prossimità della Fiera.
Stando alle testimonianze, poi, la superficialità con cui è stato gestito il tutto, non ha neanche sortito effetti positivi sugli avventori. Se tutto fosse accaduto nellordine della leale concorrenza fra locali, non avremmo avuto alcuna reazione. Ci preoccupiamo, invece, quando simili eventi, gestiti da società che non hanno un patrimonio di clienti da dover difendere, agiscono nel nostro territorio spalleggiati da enti pubblici: pertanto, gradiremmo oggi avere conto del titolo del patrocinio/contributo (?) di Provincia e Comune
".
"Nuovo Viterbo Oggi riporta che sarebbero stati 10 mila gli avventori (forse non tutti contemporaneamente presenti in fiera), ma se i 2500 parcheggi messi a disposizione dagli organizzatori non sono stati capaci a smaltire la mole di traffico, dobbiamo ipotizzare che si siano avuti picchi di presenze enormemente superiori alla capienza autorizzata (3 mila persone) dalla commissione di vigilanza
Vogliamo regole certe per tutti conclude Miscia per questi motivi proprio oggi è partita una richiesta di incontro al Prefetto, per veicolare al massimo rappresentante dello Stato in Provincia le nostre ragioni e le nostre preoccupazioni.
Rincara la dose Antonia Biritognolo, presidente provinciale Fipe-Confcommercio: Sono indignata per il fatto che si siano trasgredite tutte le regole a cui debbono sottostare gli altri operatori: capienze, divieto di fumo, sicurezza ecc. E ancor di più per il sostegno agli organizzatori da parte degli enti pubblici: che si conoscano prima i contenuti delle iniziative e che non sia un anticipo di affidamento degli eventi dellEstate Viterbese".