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Giuseppe Picchiarelli (Rc) |
Senza Filtro -Ormai da più giorni assistiamo ad una discussione, tutta interna ai partiti e agli amministratori di questa provincia, sulla sorte del vecchio ospedale di Viterbo, sulla destinazione di una struttura ormai fatiscente per responsabilità di chi ha governato negli ultimi anni questo territorio, Regione, Provincia e Comune.
Va detto che questa struttura sanitaria, tra mille difficoltà, ha continuato a funzionare grazie allimpegno degli operatori sanitari che hanno così cercato di dare una risposta efficace alle esigenze degli utenti della nostra provincia.
Detto questo non è certo nostro compito entrare nel merito del problema ma è nostro dovere porre alcune questioni di metodo, fondamentali dal nostro punto di vista.
Comè possibile che il destino di un bene che è ormai patrimonio dellintera comunità venga deciso senza alcun coinvolgimento di questultima?
Gli avvenimenti di questi ultimi anni, dalle vicende di Scanzano Jonico alla più recente resistenza della Valsusa alla Tav, hanno dimostrato come le popolazioni non vogliono essere tenute alloscuro di quelle che sono le decisioni politiche che coinvolgono direttamente le comunità.
E evidente che i fatti citati hanno assunto rilevanza nazionale ma sono anche particolarmente significativi del diffondersi di un nuovo senso comune, della volontà collettiva di appropriarsi del patrimonio comunitario e di creare forme partecipate di governo del territorio.
Si tratta di una nuova sensibilità che le forze democratiche così come i mezzi di comunicazione devono sostenere e potenziare; ebbene per iniziare chiediamo proprio a questi ultimi di aprire le loro pagine al parere dei lettori e di tutti gli utenti del sistema sanitario della nostra provincia, perché questi ultimi possano esprimere la loro opinione su un tema che non può essere trattato come affare riservato del ceto politico di questa provincia. Perché non sentire gli utenti, i malati, i medici, gli operatori sanitari?
A questo fine lassessorato alla Partecipazione alla Pace mette a disposizione dei cittadini tutti un indirizzo di posta elettronica, un numero di telefono e inoltre la possibilità di depositare presso la segreteria dellassessorato comunicazioni attinenti al problema.
Ciò vuole essere solo il primo passo per avviare anche nella nostra realtà la costruzione di spazi pubblici di partecipazione che per essere tali devono basarsi sul confronto tra cittadini e amministratori.
E-mail: partecipazione@provincia.vt.it Telefono: 0761/290092 Fax: 0761/313232
Giuseppe Picchiarelli
Assessore provinciale alla Partecipazione