L'assessore regionale Regino Brachetti sarebbe tra i destinatari di un avviso di proroga delle indagini sulla trasformazione di Palazzo Ranucci a Tuscania in un ostello e poi in in un ristorante. La vicenda è iniziata nell periodo in cui Brachetti era sindaco di Tuscania. In un secondo tempo nel palazzo fu realizzato un un ristorante. L'assessore interviene spiegando di aver rispettato la legge.
Senza Filtro - Il mio operato, nella vicenda di Palazzo Ranucci, a Tuscania, il cui inizio risale a quando ero sindaco, è stato assolutamente limpido e ossequioso di quanto prescritto dalla legge.
Lo stesso giornale che, nei toni e modi con consuetudine a me riservati ha evidenziato con particolare rilievo il mio nome, associandolo allinchiesta in corso con intenti che tutti possono immaginare, ha dovuto ammettere che se eventuali anomalie sono emerse nel caso, queste si riferiscono al periodo in cui io non facevo più parte dellamministrazione comunale e delle quali, quindi, non ho alcuna conoscenza. In considerazione di ciò attendo sereno lesito dellindagine della magistratura, nella quale ripongo la massima fiducia.
Se penso, poi, al modo in cui la notizia è stata diffusa (un titolo a piena pagina, seguito da un articolo che ribadisce la mia estraneità ai fatti, non aggiungendo comunque nulla a quanto già noto e pubblicato) rilevo che se non mi fossi chiamato Regino Brachetti; se non fossi assessore regionale; se il mio partito, lUdeur, non stesse assumendo un ruolo determinate nel panorama politico viterbese, anche e proprio opponendosi a viso aperto a camarille e giochi di potere consolidati, forse non avrei avuto tanto onore.
Ma alla fine mi domando, a chi giova avvelenare i rapporti politici in questa maniera?
Certamente non ai cittadini, sui quali si rovescia un segno di malessere che, stiamo tutti attenti, quando avanza non fa sconti a nessuno: può investire chi è attaccato, ma si stende sempre anche sugli sciacalli che ne godono, e spesso pure sugli stessi ispiratori.
Mi sembra comunque superfluo, a questo proposito, aggiungere che, come ho già fatto in altre occasioni, tutelerò in ogni modo ed in ogni sede il mio nome e la mia immagine, a garanzia di una condotta e di una linea che viene condivisa quotidianamente da tante persone, che, anche e soprattutto in queste ore, mi invitano ad andare avanti sulla strada che sto seguendo.
Regino Brachetti
Assessore regionale